Il legno appare come un mezzo determinante per trasmettere sensazioni, emozioni e la magia dei volumi che "occupano" l'atmosfera con la suggestione di una narrazione infinita e infinitamente libera.
Marco Cappello Vintage & Design di Via Palazzo di Città 21/b a Torino ha il piacere d’invitarti, in
occasione della settimana di Artissima e della Notte delle Arti Contemporanee, alla presentazione di “25”
dell’artista e scultore Enzo Bersezio.
“...nel mondo d’un solo colore
Il suono del vento”
Basho
“Il suono del vento percorre spazi incommensurabili, evoca frammenti di storie marine, scandisce il
cammino di Enzo Bersezio all’insegna di una ricerca che, sin dagli anni dell’Accademia Albertina, si è
tradotta in forme, in segni, in documenti del suo continuo rinnovarsi all’interno della scultura.
Il suo discorso è caratterizzato da una definizione estremamente nitida dell’opera, in una sorta di sottile
misura espressiva che si riferisce a una interiore verità, a un sogno, a una sequenza di frammenti che
diventano gli elementi inconfondibili di un lungo racconto intorno ai viaggi di un’intera esistenza alla
scoperta dei territori della regione e della purezza.
Il legno appare come un mezzo determinante per trasmettere sensazioni, emozioni e la magia dei volumi
che “occupano” l’atmosfera con la suggestione di una narrazione infinita e infinitamente libera di
trasmettere l’avventura dell’uomo contemporaneo.
Scultura, quindi, che va oltre al visibile, per consegnare al tempo una “classicità” che viene da lontano, ma
contemporaneamente si colloca nella realtà attuale per rivelare i segreti itinerari dell’artista, sino a
raggiungere nuovi approdi, territori inesplorati, silenzi”.
(Testo estratto da: “I SEGNI DEL VENTO” di Angelo Mistrangelo)
Enzo Bersezio è nato a Lesegno nel 1943. Vive e lavora a Torino. Dopo gli studi liceali, si è diplomato in
Scultura, frequentando il corso tenuto dal maestro Sandro Cherchi all’Accademia Albertina di Belle Arti di
Torino. È stato docente di Discipline Plastiche al Liceo Artistico Statale della città. La sua indagine artistica si
è mossa in concomitanza con l’attività del gruppo dell’Arte Povera, procedendo però in autonomia di intenti e
privilegiando un’idea di scultura minimalista, da considerare come sintassi espressiva strutturale, incentrata
sul linguaggio delle forme archetipiche, come la scrittura o gli oggetti delle culture primitive.
Attento e
fantasioso manipolatore di materiali naturali, è giunto a concentrare le proprie indagini sul legno, dopo aver
elaborato una prime serie di lavori composti da accumulazioni di carta mutata in deposito di scritture, che
affiorano come memorie in superficie dalle profondità della materia o da installazioni di materiali aggregati
in funzione di liberi richiami a forme arcaiche di comunicazione umana. Dalla fine degli anni Sessanta ha
iniziato ad esporre in varie rassegne collettive e personali in Italia e all’estero. La sua prima personale si è
tenuta nel 1971 a Bari. Nel 1975 ha partecipato alla X Quadriennale di Roma
Poi sono venute le
partecipazioni a mostre che si sono svolte a Torino, Roma, Milano, Bologna, Firenze, Parigi, Copenaghen,
Glasgow. Tra le collettive più recenti, sono da ricordare quelle allestite al Padiglione Italia della 54a Biennale
di Venezia nella Sala Nervi di Palazzo Esposizioni a Torino, tra dicembre 2011 e gennaio 2012 e alla Biennale
Internazionale di Scultura del 2013 nel Parco di Racconigi. Tra le sue ultime personali, si segnalano Nel
vento alla Fondazione Peano di Cuneo nel 2009, Sguardi verticali, ad Ascoli Piceno nel 2010, Nootka-50°
latitudine nord-ovest..
La seconda attenzione, a Torino nel 2011, Foreste bianche ad Alessandria nel 2012, la
doppia personale, insieme a Armando Fettolini, alla Galleria MXM Arte Contemporanea & Maria Mancini di
Pietrasanta tra agosto e settembre 2013. .
Bersezio sa attrarre l’occhio dell’osservatore grazie alla forza
psicologica delle sue sculture che evocano il mare e la navigazione. Le loro superfici, assemblate con cura,
sono caratterizzate da un colore bianco, diafano, che lascia trasparire il tessuto vegetale sottostante e ci evoca
una poetica della rarefazione e della purezza formale, che permea ogni suo aggregato di corpi plastici
mistilinei, del tutto stabili, ma anche leggeri, aerei e snelli nel loro disporsi nello spazio che li circonda..
Inaugurazione sabato 9 novembre: apertura straordinaria per la Notte delle Arti Contemporanee 18.30 – 24.00.
Marco Cappello Vintage & Design
Via Palazzo di Città 21/B - Torino
Orario: dal lunedì al sabato 16.00 - 19.30
Ingresso gratuito