Collettiva. Dal pathos della pittura mediterranea, ricca di luci e atmosfere, a quella lombardo-veneta piu' legata a soggetti intimistici di genere.
La presente esposizione è la continuazione di un percorso espositivo che vede la galleria impegnata in una ricerca,mai abbandonata, sulla pittura dell'800. L'instabilità del mercato dell'arte rafforza la convinzione che la pittura del XIX° secolo, data la rarità, sia quella a cui maggiormente viene dato credito, non solo per un fattore puramente economico, ma soprattutto per la piacevolezza, che scene di genere, ritratti e paesaggi riescono a trasmettere emozioni ad un pubblico di varia estrazione culturale.
Di questi tempi il mercato dell'arte soffre di contraddizioni e incertezze, ma ciò che aiuta nella pittura dell'Ottocento è sicuramente legato alla qualità intrinseca di ciascuna opera. La mia ricerca, puntigliosa e selettiva, mi consente di proporre in questa mostra autori di caratura nazionale che confrontati con artisti “minori” hanno in comune una grande qualità pittorica. Le diverse Scuole qui presentate aprono orizzonti conoscitivi di confronto, passando dal pathos della pittura mediterranea, ricca di luci e atmosfere, a quella lombardo-veneta più legata a soggetti intimistici di genere.
Gli autori qui rappresentati ci fanno ripercorrere tempi e mondi ormai perduti che sono la memoria storica delle nostre radici offrendoci l'opportunità di una lettura della nostra contemporaneità.
Paolo Campopiano
Inaugurazione 9 novembre ore 19
Centro Espositivo Permanente dipinti dell'800 e'900
via San Nicolo', 15 - Treviso
mart-sab 10-12.30 16.00-19.30