Parole e immagini raccontano la mostra "Antonello da Messina"
Ferdinando Bologna e Federico De Melis, con Cristiana Collu, attraverso parole e immagini raccontano la mostra "Antonello da Messina", in corso al MART di Rovereto fino al 12 gennaio 2014. L'esposizione si propone di stabilire riferimenti figurativi rigorosi, tramite confronti che coinvolgono altri protagonisti della scena artistica del momento. In questo modo si e' inteso rileggere, su basi storicamente fondate, lo specialissimo carattere di un'opera che dipende direttamente dalla grande lezione prospettico luminosa di Piero della Francesca, come gia' suggerito nel 1914 dal giovane Roberto Longhi. La novita', in questo senso, e' che i curatori individuano l'ifluenza di Piero non solo nella fase matura, ma lungo l'intero arco della vita artistica di Antonello, secondo modalita' ogni volta diverse, funzionali alle urgenze espressive del momento. Il Messinese diede di Piero della Francesca una versione fatta di pure geometrie, che spiega anche la sua particolare sintonia, tra i maestri antichi, con le dominanti stilistiche del Novecento. Il percorso espositivo parte dalla formazione di Antonello e si sviluppa con l'acquisizione progressiva della sintassi "italiana" e l'aprirsi a una dimensione europea, fino all'esito veneziano e post-veneziano, che indica l'inizio di una nuova civilta' figurativa. La mostra riesamina, a questo proposito, anche il dibattito relativo al rapporto di Antonello con la Milano sforzesca e al ruolo che egli puo' avere svolto rispetto alle nuove ricerche di tipo spaziale li' condotte dal giovane Bramante, come indicano, tra le opere in mostra, il Cristo alla colonna e il disegno Gruppo di donne su una piazza, con alti casamenti, entrambe provenienti dal Louvre di Parigi. Giovedi' 12 Dicembre 2013 ore 17.30, ingresso libero.