Sulmo mihi patria est. Viaggio nelle Metamorfosi di Ovidio. L'artista ha cercato di contestualizzare i temi ovidiani nei fenomeni contemporanei.
Giovedì 12 dicembre alle ore 19, negli spazi rinnovati della Ecos Gallery (Via Giulia, 81/A), Nino Giammarco esporrà una selezione dei suoi lavori in una mostra dal titolo “Sulmo mihi patria est”, dedicata alle Metamorfosi di Ovidio.
Giammarco, esponente di primo piano del panorama artistico nazionale sin dagli anni ’70, indaga il significato del mito attraverso la sapienza del dipinto, la maestria tecnica dell’opera musiva e il disegno su pergamena; originario di Sulmona, cittadina abruzzese che diede i natali anche a Ovidio, l’artista ha ripercorso i temi cari al grande letterato della classicità cercandone l’interpretazione autentica e, allo stesso tempo, una contestualizzazione nei fenomeni della contemporaneità attraverso il linguaggio dell’arte.
Dal Ratto di Europa all’Apollo e Dafne fino a giungere alla Caduta di Icaro, le tele intrecciano storie in un ritmo serrato mentre nella produzione musiva, che richiama le antiche composizioni romane per l’utilizzo della bicromia bianca e nera, l’incedere del lavoro scorre pazientemente.
“Gli elementi scultorei prodotti dall’artista – scrive nel testo critico in catalogo la critica d’arte Alessia Carlino - sono la somma di un compendio di storia dell’arte: il legno e il bronzo fuso a cera persa edificano i soggetti divini in un pathos senza eguali. Il Prometeo, intagliato nell’ulivo, possiede strette corrispondenze con i soggetti iconografici dediti a raccontare la passione di Cristo; il protagonista della tragedia di Eschilo appare legato ad un tronco in attesa della sua punizione divina, di quel rapace che ogni giorno squarcia le ventri e ne provoca un dolore estenuante”
“Nelle parole che chiudono il Trattato della Pittura di Cennino Cennini – aggiunge la Carlino - è custodita una verità inappellabile: il mestiere dell’arte è il prodotto di fatiche e sudore, nella sua essenza vi è la sostanza di forza e grazia, di potenza e decadenza, di splendore e cupezza.
Nino Giammarco è un artista che ha sondato ogni aspetto del mestiere; nei suoi gesti sapienti, nelle tracce del suo percorso espressivo è possibile incontrare quel monito che Cennini lasciava ai suoi lettori, una preghiera rivolta a santi cristiani in cui poter trovare i doni di “questo mondo” che permettano ad un artista di scoprire la ragione nell’intraprendere un sentiero tortuoso e colmo di ombre da sfidare”.
Inaugurazione Giovedì 12 dicembre alle ore 19
Ecos Gallery
via Giulia, 81/a - Roma
Lun-ven 16-19