Ufficio stampa Catola & Partners
Da Giorgio Armani al Rinascimento. Fotografie dal 1975 al 2013. Una grande esposizione progettata per riassumerne il suo percorso creativo con oltre 200 fotografie, nelle quali prevalgono i tipici colori di Armani (bianco, grigio, sabbia), tutte ristampate sotto la supervisione dell'autore.
a cura di Martina Corgnati
Firenze – Aldo Fallai ha conquistato il mondo della moda alla fine degli anni
Settanta soprattutto grazie alla collaborazione con Giorgio Armani, con cui ha
contribuito a creare le più importanti campagne pubblicitarie degli ultimi decenni,
firmando così alcuni dei capitoli più esaltanti della storia del Made in Italy.
Trattandosi di uno dei più talentuosi fotografi del nostro tempo, un artista noto
in tutto il mondo, era quindi sorprendente saperlo tra i pochissimi cui ancora non
fosse stato dedicato un approfondimento monografico.
Fallai vive a Firenze dov’è nato e ha studiato, ed è un giusto destino che sia
ora proprio la sua città a colmare la lacuna con una grande esposizione progettata
per riassumerne il percorso creativo con oltre 200 fotografie spettacolari, per lo
più in colori ‘Armani’ (bianco, grigio, sabbia), non poche di dimensioni extra
large, tutte ristampate sotto la supervisione dell’autore.
Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento. Fotografie dal 1978 al 2013: la
mostra (10 gennaio-10 marzo 2014) inaugura la prossima stagione di Villa Bardini
curata dalla storica dell’arte Martina Corgnati. Nel comitato scientifico Carlo
Sisi, già Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, e l’AD di
Oltre la moda. Immagine e comunicazione Luigi Salvioli, che del progetto è ideatore
e organizzatore. Tutti protagonisti, oggi, della presentazione alla stampa con
Michele Gremigni, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
promotrice dell’esposizione in collaborazione con il Comune di Firenze e con il
Museo Bardini.
Il Museo ospiterà la sezione Rinascimento per la curatela della responsabile
Antonella Nesi, mentre a Villa Bardini andrà in scena la lunga (28 anni) simbiosi
creativa Armani - Fallai: foto di moda, di campagne pubblicitarie, di modelle e
modelli, ma anche di persone comuni, amici di strada, nudi, oltre a infaticabili
studi sul tema della forma emozionata dallo sguardo. Immagini che documentano una
travolgente avventura culturale e sociale oltre all’evoluzione di un fotografo che
dalla moda ha saputo spingersi in tante direzioni molto personali, elaborando
paesaggi, ritratti e visioni del mondo, sul cui sfondo resta sempre la grande arte
del Cinquecento toscano. “Veloce, sensuale, ironico, amante appassionato del tempo
reale”. Così Corgnati lo descrive nel catalogo.
Il boom del Made in Italy, con l’esigenza di stilisti e art director di
un’immagine originale italiana, è di là da venire quando nei primi anni Settanta
Fallai inizia a collaborare con Giorgio Armani. Diplomato all’Istituto d’Arte,
ha 30 anni e fa il grafico, ma in occasione di un servizio che Vogue dedica allo
stilista s’improvvisa fotografo. Accade quasi per gioco, eppure il successo è
così esplosivo da spalancargli un mondo e una carriera.
Gli esordi dell’epopea del Made in Italy sono, come noto, legati ad alcuni giovani
stilisti, geniali e coraggiosi. Armani, Versace, Coveri, Ferrè, Krizia, Valentino
sfuggono alle leggi elitarie e asfittiche della haute couture e ribaltano l’antico
predominio francese imponendo uno stile inedito, moderno, legato però alla grande
tradizione d’arte e di gusto del paese. Il tailleur sobrio e maschile che,
d’improvviso, rappresenta la donna Armani, ma anche il suo classicismo e il suo
stile elegante si impongono al mondo intero come segno tipicamente italiano.
Fallai racconta tutto questo come nessun’altro: mitiche le sue immagini in bianco
e nero di donne bellissime: sguardo deciso e netto, tacco basso, pantalone morbido
in seta, guanti di velluto. Figure seducenti, ma protagoniste della propria vita e
delle proprie decisioni. In altre circostanze il fotografo ricorre a effetti quasi
flou, da pittorialista, e immerge la sua giovane romantica in atmosfere pastello,
dove spiccano guanti all’uncinetto e morbidi décolleté. Usa modelle e attrici,
anche le più ammirate e celebri, con naturalezza. Trasforma l’abito in immagine,
la moda in storia del gusto. Le sue foto sono la poesia di un’epoca, il trionfo
delle case di moda italiane.
Dal passato all’oggi. Le immagini degli allievi dell’Istituto Marangoni di
Milano sono il volto della continuità e dell’inesausta vitalità del Made in
Italy. Per l’Istituto, Fallai ha realizzato nel 2012 una grande rassegna nella
sede di Shangai. E sempre grazie all’Istituto, nel 2014 la nuova esposizione
viaggerà da Firenze a Milano, da Parigi a Londra e di nuovo a Shangai per mostrare
ai designer e allo sconfinato mercato cinese il fenomeno Made in Italy negli anni
della gloria.
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Inaugurazione 9 gennaio
Villa Bardini
costa San Giorgio 2 Firenze