Minguzzi porta i suoi angoli di quotidiano a un vigoroso dinamismo grazie a squarci di luce e tinte audaci. Brucceri delinea figure evanescenti che personificano gli attori dei complessi rapporti sociali moderni.
Le opere di Brucceri e Minguzzi, entrambi nati negli anni ’80 (rispettivamente 1982 e 1981), si identificano con la riproduzione di una pluralità di percezioni che rompono l’integrità visiva canonica.
La forma si smaterializza lasciando spazio allo scorrere tempo, ai sogni ed alle emozioni. Le immagini, che vengono distorte, scomposte e alterate, restano però inequivocabilmente riconoscibili grazie alla sublimazione delle loro peculiarità. La ricerca attuale dei due artisti, incentrata nella contaminazione della percezione attraverso i vari sensi e nella molteplicità dei punti di vista, irrompe nelle loro opere con sensibilità e stili differenti.
Colori forti e importanti permeano i due lavori: Enrico Minguzzi porta i suoi angoli di quotidiano, solitamente oggetti comuni trasposti in preziosi amuleti, ad un vigoroso dinamismo grazie a squarci di luce, segmentazione dello spazio e tinte audaci. Gabriele Brucceri, attraverso le trasparenze e le sovrapposizioni di tonalità ora tenue e ora più accese, delinea figure evanescenti che personificano gli attori dei complessi rapporti sociali moderni.
In entrambi i casi siamo davanti ad una pittura sperimentale che si avvale dello strumento tecnologico multimediale dominandolo con una risoluta abilità tecnica capace di esprimersi tra ponderazione e spontaneità.
L’esposizione rimarrà allestita fino al 25 gennaio 2014.
Inaugurazione martedì 17 dicembre alle ore 18.30
Galleria Opere Scelte
via Matteo Pescatore 11/d, Torino
Orario: martedì-sabato 15.30-20
Ingresso libero