Segni devianti e segni orientanti. L'artista cerca di coniugare etica ed estetica partendo dal presupposto che l'arte debba ritrovare la centralita' sociale.
La mia creatività artistica è caratterizzata dall’esigenza di coniugare etica ed estetica partendo dal presupposto che l’arte debba ritrovare una nuova centralità sociale.
Nei miei lavori è evidente il desiderio di trasmettere questi significati attraverso l’introduzione di simboli e segni primordiali, per giungere a delle visioni che possano ricondurre all’origine, a simboleggiare l’essenza dell’arte stessa, come quelli realizzati dall’uomo 15.000 anni fa sulle pareti delle caverne. Graffiti scaturiti dall’esigenza di comunicare, di rappresentare scene di vita, liberi dai modelli stereotipati della rappresentazione, nella convinzione che l’arte, in questa realtà sociale permeata da evidenti criticità, debba svolgere la funzione di anticorpo e tornare a circolare nell’organismo–umanità, rigenerandolo tramite la fruizione dell’opera stessa.
Costantino Avincola
Inaugurazione 9 gennaio ore 18
Associazione AOCF58 - Galleria Bruno Lisi
via Flaminia, 58 - Roma
lun-ven 17-19.30
Ingresso libero