La rassegna propone un dialogo a tre voci (Antonio Marchetti Lamera, Paolo Parma e Andrea Valsecchi) attraverso opere realizzate con media diversi, la pittura e la fotografia in bianco e nero e a colori.
a cura di Angela Madesani
Sabato 21
dicembre
,
alle ore 18
,
presso la storica Rocca San Giorgio della cittadina
di
Orzinuovi
, in provincia di Brescia, la mostra
Tracce di immagini
con le opere di
Antonio
Marchetti Lamera
,
Paolo Parma
e
Andrea Valsecchi
. La mostra è curata dalla stor
ica
dell’arte e curatrice Angela Madesani.
La rassegna propone un dialogo a tre voci attraverso opere realizzate con media diversi, la
pittura e la fotografia in bianco e nero e a colori.
Il lavoro di
Marchetti Lamera
(1964) ha le sue radici nella cult
ura pragmatica e contadina
dalla quale l’artista proviene.
Il suo paese di origine, nel quale ancora vive, Torre Pallavicina,
è a pochi chilometri da Orzinuovi, tra la provincia di Bergamo e quella di Cremona.
In mostra sono i suoi lavori recenti, costit
uiti da ombre di elementi urbani, costruite attraverso
l’uso della matita grassa, del disegno e della pittura con colori metallici, che offrono un
particolare senso di cangianza. La materia pittorica utilizzata è una conseguenza
al suo
lavoro di qualche an
no fa sulla luce radente: il tentativo, riuscito, è quello di consentire alle
forme di fuoriuscire dal buio e dal nulla. Ogni opera è frutto di diversi passaggi dai quali la
forma emerge come da una sorta di magma, affiora dalla superficie e si offre delic
ata al
nostro sguardo.
Come già detto i dipinti di Marchetti sono qui posto in stretta relazione con i lavori fotografici
del veronese
Paolo Parma
(1958) del quale sono in mostra foto appartenenti a due serie
di
lavori
Al di là della luce
e
Was here
.
A pr
oposito del primo lavoro, in bianco e nero, l’artista ha
scritto:
«
Il notturno è il momento dell'agnizione circa la verità della condizione umana». Di
notte l’uomo è colto nella sua fragilità, la luce si spegne, i dubbi si accentuano. Il buio che
avvolge q
ueste immagini dove non tutto è leggibile, avvolge i fenomeni in una sorta di
sacralità. Con il buio ci si pone in una particolare condizione di silenzio, in cui è meno
complesso ascoltare quanto ci circonda. Anche il secondo lavoro in mostra, questa volta
a
colori, è incentrato sul silenzio. Qui l’artista indaga luoghi che generalmente si pongono ai
margini dello sguardo, ai quali non si presta attenzione. Di fronte a queste situazioni Parma si
pone con un’attenzione particolare per riuscire a coglierne il
senso. Si viene così a creare un
particolare atteggiamento: «
In questo stato di sospensione e attesa ritrovo le mie tracce e
quelle di altri con le mie. Si crea così una dimensione di intimità non comune».
Il dialogo si estende ad
Andrea Valsecchi
(1970)
del quale sono in mostra alcune immagini
dalla serie
Metamondo
(2011). Si tratta di un progetto fotografico, ispirato al concetto di
virtualità, attraverso cui il fotografo milanese rappresenta con tono ironico, tuttavia privo di
provocazione, l’ambiguità
della società contemporanea. Reale e virtuale si confondono: «
Il
metamondo è infatti un ambiente immateriale che esiste al di là di quello concreto e nel quale
convivono realtà ed astrazione». Chi accede a questo mondo ha la possibilità di crearsi una
nuo
va identità, in cui reale e virtuale collimano.
All’interno di moderni paesaggi urbani sono inseriti elementi virtuali al fine di creare situazioni
ambigue che disorientino l’osservatore.
In mostra sarà, inoltre il lavoro
Stay safe
(2013), costituito da
due momenti:
un video (o
applicazione interattiva) e un’immagine. Il video farà riferimento ad una “utility” innovativa e
sarà visualizzabile sul telefonino o sul tablet dell’osservatore attraverso un codice QR inserito
nell’immagine. L’immagine fotografic
a, invece, è un’invenzione dello sguardo in cui il
riferimento è al futuro prossimo che ci attende dietro l’uscio.
In
Tracce di immagini
la tradizione dell’arte, attraverso la pittura, si pone in relazione dialettica
con il concetto di traccia, di indice
della fotografia e dunque con la virtualità del futuro più che
mai prossimo.
Inaugurazione 21 dicembre ore 18
Castello di San Giorgio
piazza Garibaldi - Orzinuovi
Orari d’apertura: Sabato 10/12, Domenica 15,30/17
Su appuntamento telefonare al 3395629715