Marina Abramovic
Vyatscheslav Akhunov
Victor Alimpiev
Pawel Althamer
Evgeny Antufiev
Janis Avotins
Said Atabekov
Miroslav Balka
Mircea Cantor
Gintaras Didziapetris
Thea Djordjadze
Petra Feriancova
Yona Friedman
Dmitry Gutov
Ion Grigorescu
Igor Grubic
Petrit Halilaj
Lukáš Jasansky
Martin Polak
Ilya e Emilia Kabakov
Julius Koller
Jiri Kovanda
Elena Kovylina
Robert Kusmirowski
Armando Lulaj
David Maljkovic
Vlado Martek
Yerbossyn Meldibekov
Ivan Mikhailov
MoAA
Dorothy Miller
Ciprian Muresan
Deimantas Narkevicius
Roman Ondak
Adrian Paci
Tobias Putrih
Anri Sala
Katerina Seda'
Nedko Solakov
Monika Sosnowska
Tamas St. Auby
Miroslav Tichy
Jaan Toomik
Victor Man
David Ter
Oganian
Alexandra Galkina
Goran Trbuljak
Artur Zmjewski
Marco Scotini
Giorgio Verzotti
Collezioni italiane e artisti internazionali mettono in scena i fantasmi dell'Est Europa e i presagi dalla sua storia recente. Si tratta di un'ampia indagine sulla scena emergente - sviluppata gia' alla fine degli anni '90 dal curatore Marco Scotini - che questa mostra conclude e completa.
A cura di Marco Scotini e Giorgio Verzotti
In occasione dell’edizione 2014 di Bologna Arte Fiera la mostra Il Piedistallo vuoto/The Empty pedestal intende proporre una grande rassegna sull’arte contemporanea dell’Est Europa a partire dalle opere raccolte nelle grandi collezioni private Italiane. L’esposizione si avvarrà della presenza di circa 100 opere di grande formato e di una selezione di 40 tra i maggiori rappresentanti della scena artistica che ha preceduto e succeduto la caduta del muro di Berlino: l’ultima generazione prima e quella dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica.
A seguito delle esposizioni di successo, The Premises of the Past tenuta recentemente al Centre Pompidou di Parigi e Ostalgia al New Museum di New York, la rassegna italiana intende ritornare sulle stesse tematiche ma con uno sguardo totalmente rivolto al futuro. Il titolo stesso dell’esposizione bolognese allude piuttosto ad un momento di attesa e di passaggio rispetto a qualcosa che è ancora ignoto e a venire, ad una soggettività ancora tutta da inventare. Molti dei lavori sono espressione di questa condizione attuale che unisce ad una riflessione sulla memoria collettiva quella su un futuro incerto e ancora da definire.
La mostra, ricca di lavori cruciali, raccoglierà le opere di quegli artisti che non avevano trovato spazio all’interno della cultura socialista come Ylia Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Mladen Stilinovic, Ion Grigorescu, Nedko Solokov e di quelli della giovane generazione che ha riscosso un ampio riconoscimento immediato e che conta figure come Roman Ondak, Anri Sala, David Maljkovic, Pawel Althamer, Artur Zmijewski, Deimantas Narkevicius, Mircea Cantor e molti altri. Al giovane e affermato artista sloveno Tobias Putrith è affidata la realizzazione di una piccola sala cinematografica che servirà come spazio di proiezione dei video in mostra.
Il Piedistallo vuoto/The Empty pedestal intende di ricostruire un’intera geografia artistica a partire da singole figure e da epicentri precisi come Praga, Zagabria, Bucarest, Varsavia, Tirana, Belgrado, Riga, Mosca, San Pietroburgo fino ad alcune realtà del Centro Asia tra cui Alma Ata e Tashkent.
Si tratta di un' ampia indagine sulla scena emergente - sviluppata già alla fine degli anni novanta dal curatore Marco Scotini attraverso numerose mostre in istituzioni italiane e internazionali - che Il Piedistallo Vuoto/The empty Pedestal conclude e completa negli spazi del Museo Archeologico di Bologna.
Le collezioni Italiane, che si sono rivelate particolarmente attente a questo
momento storico e alle sue declinazioni nel campo dell’arte contemporanea, permettono di ricostruire fedelmente una narrativa esaustiva. Tra le collezioni in mostra figurano: la Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Collezione Trussardi, Collezione Enea Righi, La Gaia di Torino, Collezione Maramotti, Unicredit, Collezione Delle Nogare, Collezione Gemma Testa, Collezione Agiverona di Giorgio Fasol, Collezione Cotroneo, assieme ad altre brand collections Italiane.
Tra gli artisti selezionati:
Marina Abramovic, Vyatscheslav Akhunov, Victor Alimpiev, Pawel Althamer, Janis Avotins, Said Atabekov, Miroslav Balka, Mircea Cantor, Gintaras Didžiapetris, Thea Djordjadze, Yona Friedman, Dmitry Gutov, Ion Grigorescu, Ylia Kabakov, Július Koller, Jiri Kovanda, Elena Kovylina, Robert Kuśmirowski, Armando Lulaj, David Maljkovic, Ivan Mikhailov, Deimantas Narkevicius, Paulina Olowska, Roman Ondak, Adrian Paci, Tobias Putrih, Mladen Stilinovic, Nedko Solokov, Anri Sala, Kateřina Šedá, Monika Sosnowska, Miroslav Tichý, Jaan Toomik, Victor Man, David Ter-Oganian, Bojan Sarcevic, Artur Zmjewski, tra gli altri.
Press Office
BolognaFiere - Gregory Picco Tel. +39 051 282862 gregory.picco@bolognafiere.it
STUDIO ESSECI - Sergio Campagnolo Tel. +39 049 663499 info@studioesseci.net
Immagine: Julius Koller, U.F.O.-naut J.K. (U.F.O.), 1981
La mostra inaugura insieme ad Arte Fiera, il 23 gennaio
Museo Civico Archeologico
via dell'Archiginnasio, 2 - Bologna
martedì - domenica ore 10.00 - 18.30
lunedì 27 gennaio apertura straordinaria 10.00 - 18.30