Walking. Le sue operazioni estetiche sono improntate alla costruzione di universi iconografici giocosi, sospesi tra visioni immaginifiche e citazioni naturalistiche, cultura popolare e allusioni allegoriche.
a cura di Maria Vinella
coordinamento di Paolo De Santoli
Le operazioni estetiche di Franco Dellerba sono – da sempre – improntate alla costruzione di universi iconografici giocosi, sospesi tra visioni immaginifiche e citazioni naturalistiche, cultura popolare e allusioni allegoriche. Senza distinzioni tra codice figurativo e codice astratto (come ha detto Bonito Oliva), senza propositi di demistificazione o contestazione delle immagini (come ha scritto Solmi), la strategia creativa dell’artista si affida a utopie visive connotate da profondo senso di humour.
Le sue opere sconfinano nei territori fluidi della narrazione fantastica tesa a celebrare l’energia magica delle emozioni. Che è a volte energia luminosa, a volte energia animale, a volte energia dell’infanzia. Pensiamo alle surreali sculture chimeriche, alle metamorfosi del bestiario incantato, all’ambiguità dei cavalli a dondolo e degli oggetti con luminarie, ai sanpietrini variopinti, agli angioletti-spiritelli. Nell’installazione ambientale site-specific “Walking on the road”, “A piedi sulla strada”, l’artista adopera innumerevoli cartamodelli di scarpe (in realtà, robusti cartoncini di vario peso plasticamente cuciti e incollati tra loro) – simili alle forme lignee adoperate in passato per realizzare calzature su misura – per ironizzare sul da dove veniamo?/dove andiamo? E forse anche sul chi siamo?
Con un intervento di recupero – in parte casuale – di manufatti-artefatti realizzati tra fine Ottocento e primi Novecento da un raffinato artigiano-designer italiano, Dellerba mette in atto una rivisitazione antropologica densa di suggestioni poetiche.
Così, perso il “contenuto” umano, i modellini scultorei maschili femminili infantili si animano di vita propria, si illuminano di strane luminescenze, e si apprestano a riprendere l’interrotto cammino. Ad andare, a salire, a scendere, a saltare, a correre, a fuggire. A percorrere le strade rapidamente, magari tornando indietro sui passi. A seguire il filo dei pensieri come si segue una processione, lentamente ma senza fermarsi. Oppure a disporsi misteriosamente come un lungo corteo, orientato in modo ordinato e ritmato verso il grande logo arabescato fatto in legno bianco e luminarie. (dal testo di M.V.)
Il progetto è realizzato in collaborazione con le cattedre di Decorazione e scultura dell'Accademia di Belle Arti di Bari.
Edicola RaRa Progetto Insight
Nel centro storico di Terlizzi, tra le architetture medioevali, una porta arabo-normanna custodisce “EdicolaRara”, spazio dedicato all’arte visiva contemporanea. Luogo di passaggio per il tempo, quasi sospeso tra passato e presente, luogo dal rilevante valore architettonico e storico posto nel cuore della città, luogo di contemplazione per lo sguardo, “EdicolaRara” accoglie, da anni, operazioni di valorizzazione ambientale-culturale.
Nel 2013 nasce “EdicolaRara Insight”, progetto di ricerca visiva dedicato all’arte site specific e realizzato in collaborazione con alcuni artisti italiani, ideato dall’artista Paolo De Santoli e curato dal critico Maria Vinella. Tarshito è il primo artista invitato al progetto. Poi è seguito l’evento artistico di Cosmo Laera. Terzo artista del Progetto Insight è Franco Dellerba.
Insight è letteralmente “visione interna”, e si traduce in “intuizione”. L'intuizione in filosofia indica quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza sensibile. Dal latino intueor (composto da in = “dentro” + tueor = “guardare”, cioè “entrar dentro con lo sguardo”), rappresenta una forma di sapere non razionale.
Info: EdicolaRara 338.7674491
Patrocinio: Accademia di Belle Arti di Bari
Inaugurazione 11 gennaio. – ore 20.00.
Edicola Rara
Via de Cristoforis, Terlizzi
Ingresso libero