E le Sacre Icone Russe. Avanguardia e tradizioni. A cura di Giorgio Cortenova. La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, si proietta verso una zona finora inesplorata: viene infatti affrontato 'dal vivo', attraverso l'esposizione di più di 100 opere, il noto rapporto tra l'arte di Malevich e l'intensa spiritualità , i colori brillanti, i ritmi armonici e i luminosi sfondi dorati delle sacre icone.
La particolare attenzione che da tempo Palazzo Forti rivolge ai grandi
protagonisti dell'arte del XX secolo si concretizza quest'anno con la
mostra antologica dedicata a Kazimir Malevich (1878-1935).
Il grande artista russo rappresenta non solo uno dei pilastri
fondamentali delle Avanguardie storiche, ma fin dagli anni Venti è
divenuto un vero e proprio mito per le generazioni che hanno
caratterizzato l'arte del nostro tempo. La radicalità e il misticismo che
sostengono la sua ricerca e che costituiscono le basi della sensibilitÃ
'suprematista' hanno alimentato un inesausto interesse verso
l'enigmaticità della sua figura e della sua opera.
Ma la mostra di Palazzo Forti, realizzata in collaborazione con il
Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, si proietta verso una zona
finora inesplorata: viene infatti affrontato 'dal vivo', attraverso
l'esposizione di più di 100 opere, il noto rapporto tra l'arte di Malevich
e l'intensa spiritualità , i colori brillanti, i ritmi armonici e i luminosi
sfondi dorati delle sacre icone. Per la prima volta in Italia le opere di
Malevich - in tutto 60 tra dipinti, disegni, costumi teatrali e oggetti di
design - sono presentate fianco a fianco con una selezione di venti
straordinarie icone dipinte tra il XV e il XIX secolo, così da porre in
rilievo le affinità del linguaggio nonché il fascino strepitoso dei
richiami cromatici.
La mostra non tralascia però un altro termine di confronto con l'opera
di Malevich: la riscoperta dei temi e dei caratteri stilistici dell'arte
popolare, mediata dalla comprensione delle icone e legata al mondo
contadino e ai ricordi dell'infanzia, è infatti documentata
dall'esposizione di alcuni significativi manufatti realizzati tra il
Settecento e i primi del Novecento, provenienti dai maggiori centri
dell'artigianato russo.
L'influenza di queste due componenti della cultura e dell'arte russa
percorre tutta l'evoluzione artistica del grande maestro, sia nella fase
iniziale in cui affronta e assimila rapidamente le più innovative
esperienze dell'arte europea e russa - dal postimpressionismo al
neoprimitivismo, dal cubismo al futurismo italiano -, sia nella fase più
nota del "Suprematismo" - documentata in mostra da dipinti
fondamentali tra cui Suprematismo (1915-1916), Quadrato nero e
Croce nera (1923) - dove i colori e le elementari forme geometriche
sembrano desunti dalle icone e reinterpretati alla luce di un
linguaggio completamente astratto.
L'interesse sincero per le forme essenziali e i colori vivaci della
tradizione popolare e per il profondo misticismo e il simbolismo delle
sacre icone russe si rivela anche nella fase ultima della sua
evoluzione artistica, maturata nella seconda metà degli anni Venti,
quando Malevich si fa interprete di un ritorno alla figurazione seppure
reinterpretata alla luce dell'esperienza 'suprematista'. Ed è proprio
l'attenzione per quanto prodotto negli ultimi anni della sua vita ad
aggiungere un motivo di ulteriore interesse alla mostra che in questa
sezione presenta opere di grande valore artistico come Testa di
contadino (1928-32), Testa di ragazza (1932), Ritratto di Nicolaj Punin
(1933) e che solo in tempi relativamente recenti sono riaffiorate dai
depositi dei Musei Russi consentendo di ricostruire una fase ancora in
parte inedita e di grande fascino del percorso artistico di Kazimir
Malevich.
Info: 045.8001903.
Visite guidate su prenotazione: 045 8000804.
Sede dell’esposizione: Verona, Palazzo Forti
Entrata della mostra: Vicolo Volto due Mori, 4 (Corso Sant’Anastasia)
Orario e giorni di apertura:
9.30 - 20.00 / tutti i giorni tranne il lunedì (chiusura biglietteria ore 19.00)
Ufficio stampa:
Verona: Palazzo Forti - Tel. 045/8001903
Milano: Electa - Tel. 02/21563250