MuGa Multimedia Gallery
Roma
via Giulia, 108
06 6868396
WEB
Joana Corona
dal 15/1/2014 al 15/2/2014
lun - ven 10-13 e 15-18
06 45540484

Segnalato da

ChiNa Press Office



approfondimenti

Joana Corona



 
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15/1/2014

Joana Corona

MuGa Multimedia Gallery, Roma

Per il letto del fiume (cio' che sfugge da me). L'artista brasiliana, che spazia dalla fotografia al video, dall'installazione alla scrittura, indaga il rapporto tra parola e immagine, tra letteratura, filosofia e arte visuale.


comunicato stampa

La MuGa Multimedia Gallery è lieta di presentare la prima personale italiana di Joana Corona (1982).

Artista brasiliana che spazia dalla fotografia al video, dall’installazione alla scrittura, Joana Corona fa della complessità e polisemia dei giochi linguistici un tratto caratteristico della sua ricerca che spesso va ad indagare il rapporto tra parola e immagine, tra letteratura, filosofia e arte visuale.

I lavori inediti proposti per MuGa aprono nuovi interrogativi nella sua ricerca e allo stesso tempo si inseriscono in un campo di investigazione che è già stato esplorato dall’autrice.

Per il letto del fiume è un progetto sviluppatosi in seguito ad un lungo soggiorno in Italia e in particolare a Roma, dove sono state realizzate le fotografie e i video. A fare da scenario a questa ricerca sono le acque del Tevere, “letto” simbolico nel quale si svolge un esperimento poetico, - un’azione performativa - che verte sul concetto di lettura come perdita, come mancanza, come impossibilità insita nella lettura stessa data dai limiti del linguaggio, in un gioco tra l’attesa e l’oblio, e tra la tensione inesauribile che lega il detto e il non detto. A fare da guida in questa indagine concettuale, il romanzo teoretico del filosofo e scrittore francese Maurice Blanchot: “L’attente, L’oubli”. Fotografie e videoinstallazioni agiscono su due dimensioni temporali differenti: quella sospesa degli scatti e quella fuggevole dei video, la dimensione lenta dell’attesa e quella violenta della scomparsa.

Una messa in questione del dato – il libro come oggetto - per far emergere nel naufragio il possibile: << I problemi apparsi da questi lavori inediti indicano nuove questioni e al tempo stesso fanno parte di un campo di investigazione che è già stato esplorato dall’artista nel suo percorso, il quale si fa nella tensione tra parola e immagine, e tra l’immaginario letterario e filosofico. In questo caso usa il libro come materia/corpo/oggetto. La poetica, fluida così come un fiume, è di un quasi abbandono e di una certa impossibilità di lettura. (Valentina Piccinni)

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MuGa Multimedia Gallery
via Giulia 108/109, 00186 Roma
Orari: lunedì - venerdì 10-13 e 15-18

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