Ass. Cult. Sete Sois Sete Luas
Horizon Plombe'. L'artista moltiplica i supporti e gli strumenti (disegno, scultura, installazione) per avviare una meditazione sottile e profonda sulla materia, sul tempo, sul corpo e sull'uomo.
Inaugura il 18 gennaio alle 21:00, presso il Centrum SSSL di Pontedera, la prima esposizione del 2014 del Festival Sete Sóis Sete Luas: “Horizon Plombé” di Hassan Echair che, con opere esposte nei più grandi musei del mondo, è attualmente uno degli artisti marocchini più quotati a livello internazionale. Con il prezioso sostegno del Comune di Pontedera, il Festival porta in Italia le installazioni di questo grande artista che indaga nelle sue opere la condizione umana. Ad aprire l'esposizione sarà Giualiano Gabriele con il suo Acoustic Quartet, preceduto dall'esibizione degli allievi della Scuola di Musica “Stefano Tamburini & Co.”.
Hassan Echair, classe 1964, nasce a Rommani, nel Nord del Marocco. Artista plastico, vive e lavora a Tétouan. Intraprende gli studi presso l'École des Beaux-Arts di Tétouan e successivamente presso l'École regional des Beaux-Arts di Amiens e Angers, in Francia. Attualmente è professore presso l'Istituto Nazionale di Belle Arti di Tétouan. Espone regolarmente in Marocco e all'estero e, per il Festival Sete Sóis Sete Luas, ha esposto le proprie installazione presso il Centrum SSSL di Ponte de Sôr, in Portogallo.
Hassan Echair moltiplica i supporti e gli strumenti (disegno, scultura, installazione) per avviare una meditazione sottile e profonda sulla materia, sul tempo, sul corpo e sull'uomo. Volontariamente prive di cromatismi, le opere di Hassan rappresentano la continua tensione tra precarietà e stabilità: bianco e nero si rincorrono nelle strutture sospese, catturando l'istante della caduta per renderlo eterno. L'esposizione “Horizon Plombé” riunisce una serie di pitture e installazioni create a partire da materiali semplici, reperiti sul luogo, dove ombra e luce lottano senza sosta, così come lottano negli esseri umani, stimolando una riflessione poetica e filosofica sui concetti di frontiera, migrazione, spazio, tempo e identità.
Con l'obiettivo di creare un dialogo culturale tra i Paesi del bacino mediterraneo e del mondo lusofono che fanno parte del suo Network, il Festival Sete Sóis Sete Luas continua il proprio progetto di mobilità degli artisti e delle arti, per attivare una cultura di pace che possa diffondere l'intercambio di esperienze artistiche come metodo di interazione tra culture diverse. È per divulgare questa filosofia di dialogo interculturale che Hassan Echair, nei giorni che precedono l'inaugurazione della mostra, incontrerà alcune classi del Liceo Classico “Andrea da Pontedera” e dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Enrico Fermi”. L’esperienza dell’incontro tra gli artisti che espongono al Centrum Sete Sóis e gli studenti di Pontedera si è consolidata nel tempo, destando sempre grande curiosità e partecipazione da parte dei giovani e trasformandosi per loro in una finestra sul mondo.
La serata del 18 sarà aperta dalle percussioni metropolitane degli allievi della Scuola di Musica “Stefano Tamburini & Co.” e dal concerto di Giuliano Gabriele Acoustic Quartet. Dai ritmi della tarantella alla world music: questo è il percorso artistico di Giuliano Gabriele, eclettico innovatore delle tradizioni musicali del Sud Italia. Giovane italiano di origini francesi, Giuliano ha al suo attivo esibizioni con grandi nomi della musica, come Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Ginevra di Marco, Teresa de Sio, Enzo Avitabile e Francesco de Gregori. Tra le sue collaborazioni non mancano inoltre artisti di fama internazionale come i gaiteri Hevia (Asturia) e Carlo Nuñez (Galizia).
Inaugura il 18 gennaio alle 21:00
Ore 21.30: Concerto di Giuliano Gabriele Acoustic Quartet
Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera
viale Rinaldo Piaggio 82 (uscita stazione fs lato Piaggio)
dal lunedì al venerdì 10:00 -13:00 | 15:00 -18:00
Ingresso libero