Galleria Civica
Modena
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini)
059 206911, 059 2032940 FAX 059 206932
WEB
Due mostre
dal 19/2/2014 al 12/4/2014
10.30-13 e 15-18; sab, dom e festivi 10.30-19. Lun e mart chiuso

Segnalato da

Anna Defrancesco




 
calendario eventi  :: 




19/2/2014

Due mostre

Galleria Civica, Modena

"L'Informale in Italia", un modo per rileggere la storia della Galleria civica: i principali orientamenti linguistici dell'Informale italiano sono infatti ben rappresentati all'interno della collezione, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto o della materia. Inaugura contemporaneamente "Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena" con opere di Weegee, Henri Cartier-Bresson, Robert Capa...


comunicato stampa

L''Informale in Italia - Opere su carta dalla Collezione della Galleria Civica di Modena

a cura di Marco Pierini

La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 "L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese.

Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta.

La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale.

I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale.

Allestito nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per "Six contes de La Fontaine", un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari.

La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento.

L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino, Scialoja e Turcato.

Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano: Carla Accardi, Afro, Vasco Bendini, Annibale Biglione, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mino Ceretti, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Virgilio Guidi, Bice Lazzari, Leoncillo, Mario Nanni, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Bepi Romagnoni, Antonio Sanfilippo, Emilio Scanavino, Tancredi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina.

Organizzazione e produzione
Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

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FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE
Immagini dalla Collezione della Galleria Civica di Modena

a cura di Silvia Ferrari

La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 la mostra "Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena", realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte.
Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la rassegna propone al pubblico una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage.

Dopo lunghi anni di lavoro sulla fotografia artistica questo allestimento consente di compiere una ricerca che dà conto della fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza ed è l'occasione per mostrare la ricchezza del genere nella collezione che comprende alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Tim N. Gidal, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna.

Per la prima volta saranno esposte tutte assieme fotografie che illustrano momenti storici diversi di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del '56, la strage dei Watussi in Burundi nel '64, la caduta del muro di Berlino.

Fra le immagini che documentano l'indagine sociale vanno ricordate una selezione dalla serie "Native Americans" di Adam Clark Vroman che racconta la vita quotidiana delle popolazioni indigene della zona di confine fra Messico e Stati Uniti d'America alla fine dell'Ottocento, alcuni scatti di Gianni Berengo Gardin dedicati alle comunità di zingari in Italia e alcuni ritratti di donne algerine costrette a farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identificazione durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta. Il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976 porta la firma di Gina Lollobrigida.

Le fotografie ora presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come le indicazioni manoscritte sul retro (misure, tagli da operare) testimoniano. Si tratta di oggetti, o se vogliamo, di strumenti, oggi totalmente caduti in disuso, radicalmente soppiantati dalla velocità d’esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali e possono anche essere considerati come documento, o come la testimonianza di un tempo e di una pratica professionale oggi scomparsi.

Un'altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – nasce per essere esposta, sfugge quindi ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante ed è rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno.

Tra i fotografi si ricordano: Andrea Annessi Mecci, Gianni Berengo Gardin, Werner Bischof, Édouard Boubat, Romano Cagnoni, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Mario De Biasi, Mauro Galligani, Marc Garanger, Caio Mario Garrubba, Paolo Gasparini, Tim N. Gidal, Gianfranco Gorgoni, Mark Greenberg, William Klein, Josef Koudelka, Alf Kumalo, Mimmo Jodice, Gina Lollobrigida, Giorgio Lotti, Mary Ellen Mark, Ramon Masats, Melina Mulas, Gregers Nielsen, John Phillips, Roger Pic, Sebastiao Salgado, August Sander, Daniel Schwartz, Ferdinando Scianna, Aldo Soligno, Adam Clark Vroman, Weegee.

visite guidate 23 febbraio ore 11.00, 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione)

Organizzazione e produzione
Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Rispamio di Modena

Immagine: Cesare Peverelli, Les Mouettes, 1960 Inchiostro su carta © Cesare Peverelli, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

Ufficio stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano, Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it

Ufficio stampa Galleria civica di Modena, Cristiana Minelli tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it

Inaugurazione sabato 22 febbraio 2014, ore 17.30
Preview per la stampa giovedì 20 febbraio 2014, ore 11.30

Galleria Civica
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini)
Orari: mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00.
Lunedì e martedì chiuso
visite guidate 23 febbraio ore 11.00, 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione)
Ingresso gratuito

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