(In)Visible Representations. Le composizioni astratte di Dusan Ninic sono il risultato di improvvisazioni hanno origine nel subconscio e nel soprannaturale.
La partecipazione dell'autodidatta Dusan Ninić nel mondo dell'arte deve essere intesa come un tentativo di promozione della spiritualità attraverso la rappresentazione di manifestazioni di fenomeni soprannaturali nelle arti visive. Non estraneo a questo principio è l'ultima Biennale di Venezia con la partecipazione di autori come Klint, Rudolph Steiner e Carl Gustav Junga.
I suoi disegni alchemici vengono alla luce come un esempio della sua attività come mezzo, come controllo parziale sul modulo. Le composizioni astratte, risultato di improvvisazioni hanno origine nel subconscio e nel soprannaturale. Tali raffigurazioni sono una manifestazione materiale della cosmologia spirituale che si palesa nella condizione dell'anima.
Il testo che la curatrice Maja Čirić ha scritto per la mostra intende evidenziare la flessibilità delle frontiere tra spiritualità ed arte visiva in quanto oggetti della teoria dell'arte, in contrapposizione alla condizione di isolamento e di impotenza delle arti visive al di fuori del proprio dominio.
Dušan Ninić (1956), scrittore e giornalista nato a Zaječar, Serbia.
Ha pubblicato finora tre romanzi Discovery (2003), Cognition (2007) e Understanding (2010).
Le sue opere d'arte, sono interdisciplinari e spaziano dalla filosofia alla politico, dalla maniera del realismo magico al sincretismo Alessandrino. La raccolta di poesie sullo Spirito e nello Spirito, illustrato con i suoi disegni è stato pubblicato nel 2012.
Negli ultimi anni, si è sempre più dedicato al disegno degli stati soprannaturali dell'anima e della preghiera.
Opening 30 gennaio ore 19
Beo_Project
Kaleniceva 4, Vračar - Belgrado
Martedì-Venerdì 10-14. Altri giorni su appuntamento