Ei Arakawa
Sergei Tcherepnin
Natalie Czech
Loretta Fahrenholz
Petrit Halilaj
Alvaro Urbano
Ei Arakawa, Sergei Tcherepnin, Natalie Czech, Loretta Fahrenholz, Petrit Halilaj, Alvaro Urbano. Gli artisti selezionati occuperanno gli atelier di via Senese 68 fino alla fine di novembre.
Ei Arakawa + Sergei Tcherepnin, Natalie Czech, Loretta Fahrenholz, Petrit Halilaj + Alvaro Urbano
La stagione espositiva 2014 inizia con la presentazione dei vincitori del Premio Villa Romana 2014, appena giunti a Firenze: Ei Arakawa e Sergei Tcherepnin, Natalie Czech, Loretta Fahrenholz, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano. Gli artisti – selezionati dall’artista Jutta Koether e dal direttore della Bundeskunsthalle di Bonn, Rein Wolfs - occuperanno gli atelier di via Senese 68 fino alla fine di novembre.
Nato a Fukushima nel 1977, Ei Arakawa è presente sulla scena internazionale da quasi dieci anni con le sue performance e installazioni “instabili”. Le sue azioni si incentrano su elementi di collettività, contemporaneità, provvisorietà, improvvisazione, e allo stesso tempo riflettono su concetti come pregiudizio, riciclo, storicità. Arakawa collabora da molti anni con Sergei Tcherepnin (Boston, 1981), che ha studiato composizione e lavora sull’intersezione tra suono, scultura e teatro. Sergei Tcherepnin ha esposto nell’ambito della recente mostra “Soundings” al Museum of Modern Art, New York, e alla 55esima Biennale di Venezia. Nella mostra di Villa Romana Arakawa e Tcherepnin presenteranno il nuovo film realizzato insieme.
Natalie Czech è nata nel 1976 a Neuss (Germania). La sua opera fotografica esamina il rapporto tra immagine e testo, indagando il modo in cui due paralleli sistemi di segni, la poesia e l’arte visiva, si sovrappongono, celandosi e svelandosi a vicenda. A Villa Romana presenterà alcune opere della sua ultima personale, “I cannot repeat what I hear”, tenutasi al Kunstverein di Amburgo e di Braunschweig e alla galleria Capitain Petzel di Berlino.
Petrit Halilaj, nato nel 1986 a Kostërrc in Kosovo, e Alvaro Urbano, nato nel 1983 a Madrid, hanno vinto insieme il Premio Villa Romana 2014. L’arte di Petrit Halilaj, che si è formato all’Accademia di Brera, è caratterizzata dai ricordi d’infanzia trascorsa in Kosovo, dall’esperienza della guerra, della distruzione e dell’espulsione dal suo paese natio. L’anno scorso Halilaj ha esposto alla Biennale di Venezia, nel primo padiglione dedicato al Kosovo. Alvaro Urbano ha studiato architettura a Madrid e all’Institut für Raumexperimente (UdK) di Berlino. Halilaj e Urbano presenteranno tra l’altro la loro nuova rivista “Kushtetuta”.
Loretta Fahrenholz, nata nel 1981 a Starnberg (Germania), lavora con il video. Indaga le condizioni economiche, culturali e sociali dell’arte e della produzione artistica e le presenta in scene filmiche artificiali, talvolta cariche di citazioni. Spesso si concentra sulle dinamiche che operano in determinati ambienti, indagando il modo in cui i corpi affermano se stessi in un contesto sociale più ampio. La mostra di Villa Romana presenta l’ultimo film di Loretta Fahrenholz, “My Throat, My Air” (2013).
Inaugurazione della mostra: 14 febbraio 2014 alle ore 19:30
Villa Romana
via Senese, 68 - Firenze
Orari di apertura: da martedì a venerdì, dalle 14 alle 18 e su appuntamento