Museo d'Arte Contemporanea di Lissone MAC
Lissone (MB)
viale Padania, 6
039 2145174 FAX 039 461523
WEB
Francesca Ripamonti
dal 12/2/2014 al 15/2/2014
ven 15-19, sab e dom 10-12 e 15-19

Segnalato da

Ufficio Cultura Comune di Lissone




 
calendario eventi  :: 




12/2/2014

Francesca Ripamonti

Museo d'Arte Contemporanea di Lissone MAC, Lissone (MB)

Amori Sbarrati. Percorso di teatro, poesia e fotografia. Le immagini scattate all'interno della Casa Circondariale di Monza raccontano una bellezza nascosta e spesso dimenticata che emerge dall'anima delle donne recluse di Sanquirico.


comunicato stampa

Il coinvolgimento e la passione di coloro che hanno portato avanti con grande sensibilità questo progetto, ha favorito la costruzione di un percorso volto al recupero dell’ uomo, di ciascun uomo a se stesso e alla vita civile. Un’esperienza di integrazione, di inclusione e di educazione alla libertà. Dal carcere un grido universale. I detenuti scrivono con le parole semplici che ognuno può capire, le parole quotidiane che ogni uomo comune usa in un giorno comune mentre guarda il cielo o semplicemente vive. Le donne sono come bachi da seta, lavorano fili, creano legami, partoriscono sogni e incubi. Cantano l’amore e la vita e lo fanno con la poesia che diventa anche un pianto nella notte... e tutto intorno è scuro/quando ognuno di noi va a dormire mi sdraio e penso/ognuno, ogni cosa è ancora sveglia./Posso sentirti piangere un pianto nella notte /un pianto per un aiuto/ un pianto scuro/quando ognuno di noi va a dormire mi sdraio e penso/ognuno, ogni cosa è ancora sveglia./Posso sentirti piangere un pianto nella notte /un pianto per un aiuto/ un pianto per liberare il dolore/ e sentendolo mi si spezza il cuore... (LieneNikitenkova)

La libertà non si costruisce attraverso una specie di autonomia o di isolamento individuale, ma creando legami, con atti di solidarietà e generosi aneliti verso le sofferenze altrui: sono questi che ci rendono liberi e responsabili.

La Fotografia: Le fotografie di Francesca Ripamonti raccontano una bellezza nuova. Una bellezza nascosta e spesso dimenticata che emerge dal profondo dell’anima delle donne recluse di Sanquirico. Le immagini hanno la capacità di andare oltre il silenzio e la solitudine. Sono volti che narrano di un unico valore: quello dell’umanità. Il progetto ha come scopo quello di ritrovare la bellezza di queste donne, di andare oltre lo stereotipo della tristezza del carcere, di ascoltare la loro anima nelle poesie che nel tempo hanno composto e di sovrapporla, quasi proiettandola al loro corpo, celato, nascosto, quasi impolverato da tempo dietro le sbarre. Un corpo che diventi vera espressione dell’anima: questa è stata la nostra scommessa. Grazie a Monica Coppola e allo staff Aldo Coppola, e Marco Frigerio che hanno trovato oltre le sbarre, oltre i confini il senso profondo dell’essere umano in una scelta di bellezza non convenzionale.
La Poesia ha permesso di avvicinare mondi e anime altrimenti lontani attraverso la capacità evocativa della parola. Ha aiutato uomini e donne, ma anche noi stessi che le abbiamo lette e che ci siamo commossi, a ritrovare la parola che comunica; a cercare al di là del silenzio un senso più profondo; a fermare il tempo e a ritrovare la speranza. In questi ultimi anni i detenuti hanno partecipato al concorso Isabella Morra, il mio mal superbo, alla sua IV ediz. promosso dalla casa della Poesia di Monza. Il Teatro ha rappresentato un’attività emozionale ed espressiva, il ritorno ad una comunicazione profonda. L’esperienza teatrale ha stabilito un ponte tra la società esterna ed il microcosmo chiuso del carcere. E’ stato coordinato dalla regista milanese Luisa Gay e destinato alle donne di Sanquirico. Il laboratorio teatrale, durato 5 mesi, ha portato in scena Le donne che hanno perso la guerra. Non credo che il pubblico dimenticherà l'ipnotica presenza di Giorgeta, lo slancio di Mercy, la dolce forza di Eléna, l'autentico talento teatrale di Vanessa, il magico carisma di Tatiana. E quest'anno si riparte con l’Orestea di Eschilo!

Amori Sbarrati è anche un progetto editoriale a cura di Antonetta Carrabs e Maria Alberta Mezzadri edito da LietoColle. Ringraziamo l’editore Michelangelo Camilliti.

Zeroconfini Onlus è un’Associazione Culturale Umanitaria che opera all’insegna della tutela dei diritti civili, della salvaguardia e del rispetto dei diritti umani, favorendo attraverso l’arte, il dialogo interculturale. Assume nella propria denominazione la qualificazione di Organizzazione non lucrativa ONLUS di utilità sociale che ne costituisce peculiare segno distintivo. Zeroconfini Onlus è un’associazione apartitica, senza finalità di lucro. Ha lo scopo di favorire e promuovere la promozione della cultura, dell’arte, la beneficenza e gli aiuti umanitari anche a popoli esteri. Ha come fine istituzionale la solidarietà e la cooperazione allo sviluppo umano nazionale ed internazionale www.zeroconfini.it

Francesca Ripamonti Fotografa.
Diplomata all’Accademia di Belle Arti Brera Milano. Trascorre 6 mesi all’Academy Des Beaux-Arts Brussels per il progetto Erasmus.Nata nel cuore della fotografia nell’azienda di famiglia , vi ritorna per approfondire ed apprende alla perfezione le tecniche di sviluppo e stampa. La sua passione non è solo il “dopo lo scatto” ma bensì la sperimentazione del prima, la realizzazione dello stesso. Inizia così a lavorare come fotografa. Assistente di Maurizio Galimberti Instant Artist Polaroid dal 1998 al 1999. Nel 2000 vince una borsa di studio all’UI Università dell’Immagine di Fabrizio Ferri, Industria Milano. Durante questo biennio ha l’opportunità di essere al fianco di professionisti e far parte del gruppo di consenso seguendo progetti per la Fondazione Industria con Fabrizio Ferri. I suoi scatti spaziano dalla moda, al beauty, dal design, al food a volte anche in realtà industriali, seguendo sempre un percorso di trasformazione degli input in emozioni sensoriali. Ha pubblicato su diverse testate redazionali e quotidiani. Oltre alla sua personale a Siena “Sguardi Bagnati” per la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha partecipato a mostre collettive e diversi eventi con relative pubblicazioni. Conseguito il 2° premio all’ Ipa International Awards sezione “nude”.

Luisa Gay regista e coreografa, ha studiato con Jean Cebron e Carolyn Carlson. Nel suo lavoro di teatro danza, durante gli anni ’80, ha sempre privilegiato il rapporto con la musica dal vivo, collaborando con compositori, strumentisti e performer e partecipando a stagioni e rassegne come Nuove Forme Sonore, ’900 Musica, Milano d’Estate, Danza e Dintorni, Festival di Roccella Jonica, Teatrart. Per il teatro musicale ha collaborato come coreografa con Graziella Sciutti e Gabriele Salvatores al Laboratorio lirico di Alessandria, con Luigi Proietti all’Opera di Roma e come assistente alla regia con Ugo Gregoretti al Cantiere d’Arte di Montepulciano...

Videoinstallazione: In Cella (2013) di Carlo Concina, in collaborazione con Diego Capelli, Francesco Pederzani.
Vaso di rose, spioncino cella, materiale isolante, effetto olografico.
Dimensioni: cm 100x70x190
Durata: 1 min. (a ciclo continuo)
Sonoro.
Una simbolica e suggestiva rappresentazione della vita in carcere e dell’effetto dell’isolamento sull’anima delle persone in detenzione.

Carlo Concinca Videoartista, regista e producer.
È autore e realizzatore di videosculture, videoinstallazioni e videoscenografie destinate a mostre ed eventi culturali, incentrando prevalentemente la sua personale ricerca artistica su tematiche sociali. Ha diretto nel 2012 il film “Giallo Toscano” e nel 2013 il documentario girato nel carcere di Opera “Levarsi la cispa dagli occhi”. Come regista e producer, da oltre venti anni, realizza documentari d’arte e sociali in Italia e all’estero, spot pubblicitari, eventi e spettacoli teatrali.

Progetto Editoriale
a cura di Antonetta Carrabs e Maria Alberta Mezzadri
L’idea di raccogliere le voci di Sanquirico ci ha accompagnato nel tempo. Abbiamo pensato di liberarle e l’abbiamo fatto pubblicandole in un’antologia edita da LietoColle. Amori sbarrati raccoglie le poesie, composte in questi anni dai detenuti che hanno partecipato al Premio letterario Isabella Morra, il mio mal superbo promosso dalla Casa della Poesia di Monza. Alcuni testi sono elaborati formalmente, altri più diretti e semplici ma egualmente tutti toccanti che ci portano in una realtà spesso poco conosciuta ma drammaticamente attuale. Alle poesie si accompagnano le lettere scritte dalle detenute in occasione del laboratorio teatrale Le donne che hanno perso la guerra, in cui ognuno di loro ha cercato di immaginare il finale della storia delle eroine protagoniste de Le Troiane di Euripide. E poi le fotografie di Francesca Ripamonti che raccontano il loro essere donna dentro e lo fanno attraverso la celebrazione di un’anima pronta ancora a sperare per potersi riabilitare al mondo, nella speranza di un nuovo futuro.

Ufficio Cultura Comune di Lissone (MB) tel. 039 7397.271-202 - fax 039 7397.274 cultura@comune.lissone.mb.it

Inaugurazione venerdì 13 febbraio 2014 alle 20.30

Museo d'Arte Contemporanea di Lissone - MAC
viale Padania 6, Lissone
Venerdì ore 15 - 19, sabato e domenica ore 10 - 12 e 15 - 19
Ingresso libero

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