Venus Revolution. Alessandro Presbitero ha individuato per la sua creativita' pittorica una particolare liberta' immaginativa in cui l'aspetto ludico appare prevalente: i suoi nudi femminili si legano ad un mondo fantastico, tra l'onirico e il kitsch.
Venus Revolution
a cura di Fabrizia Buzio Negri
Alessandro Presbitero ha individuato per la sua creatività pittorica una particolare libertà immaginativa in cui l'aspetto ludico appare prevalente: i suoi nudi femminili si legano ad un mondo fantastico, tra l'onirico e il kitsch. Il che significa, per l'architetto-pittore milanese, aver determinato l'essenza di un linguaggio soggetto a infinite, possibili variazioni e combinazioni sul tema, per costruire identità e differenze. Risulta evidente il grado simbolico delle intenzionalità dell'artista, al di fuori delle convenzioni di tanta arte contemporanea.
Nella forte specificità del suo lavoro, in una sorta di nonsense dilagante, protagoniste sono figure femminili, donne dipinte in un trasparente vitreo verde o in variazioni di rosa carico, che si offrono sdraiate su improbabili divani e su sedie. Enigmatici gli interni per una figurazione che si muove entro una variabilità di forme corporee ridondanti, inseguite in una luminosità seducente, talora in scansioni dai richiami picassiani.
Da citare 'La nascita di Venere' e 'Il sogno del delfino', dipinti dislocati in una dimensione narrativa dal timbro favolistico.
Le donne di Presbitero appaiono intessute di cromatismi gioiosi, mutevoli, audacemente espressive di un sogno che la fantasia dell'artista rincorre, senza ombre, quasi a voler rintuzzare una monotona, sbiadita quotidianità . Sentimenti e pensieri si cristallizzano nel colore in una lontananza dal reale che evita ogni insidia del vivere.
Nel ciclo recente di opere presentate in mostra, Presbitero non abbandona la cifra di riconoscibilità . Eppure, si coglie nelle sue 'donne' una possibile interrogazione esistenziale che si identifica nella costruzione-costrizione in cui le figure vengono inserite. Forse un procedere verso elementi più protettivi, rispetto alla libera offerta di femminilità della precedente produzione?
La rarefazione cromatica ambientale, in ogni caso, rende il focus femminile sempre denso di meraviglia pittorica.
E i 'Fiori', in alcune tele dedicate al tema della Natura morta, propongono una poetica intimista, molto suggestiva nel colore vivido e fragrante.
Info: 02 29002543
opening venerdì 12 dicembre 2003 ore 18
dialogando su Eros e Arte
Presentazione a cura di Fabrizia Buzio Negri
Conversazione su eros e arte con gli autori del libro Espressioni diverse del desiderio Eros arte differenza, a cura di L.M.Lorenzetti e G.Baldissera, Angeli, Milano, 2000
12 / 23 dicembre 2003
tutti i giorni, 15.30 - 19
Galleria Postart
Via P. Giannone - 10
20154 Milano
(MM Moscova)
Tel. / fax. 02 36552608