Personale di Giancarlino Benedetti Corcos. ''La sua pittura si colloca senza dubbio lungo la scia della breccia liberatoria aperta dalla transavanguardia con i suoi empiti pittorici ed intrecci stilistici tra figurazione ed astrazione, tra geometria ed ornamentazione in un flusso di immagini cariche di erotismo e di energia vitale. In questo caso la vitalita' e' il portato di un'opera che si impenna tra mille tensioni, con accenni descrittivi e sostanza cromatiche che hanno la forza tesa di un'emozione pura.'' Achille Bonito Oliva
Personale di Giancarlino Benedetti Corcos
La pittura di Giancarlino Benedetti Corcos si colloca senza dubbio lungo la scia della breccia liberatoria aperta dalla transavanguardia con i suoi empiti pittorici ed intrecci stilistici tra figurazione ed astrazione, tra geometria ed ornamentazione in un flusso di immagini cariche di erotismo e di energia vitale. In questo caso la vitalità è il portato di un'opera che si impenna tra mille tensioni, con accenni descrittivi e sostanza cromatiche che hanno la forza tesa di un'emozione pura.
I quadri di Benedetti Corcos infatti più che guardati vanno ascoltati. Colti nella loro frantumazione e concitazione, nella collisione delle forme che paradossalmente non sono mai aggressive, se pure forti e squillanti nella loro esibita simmetria.
Achille Bonito Oliva
Le opere di Giancarlino Benedetti Corcos ancora una volta dimostrano la libertà del fare di cui l'artista è capace. Fare apparentemente disorganico, volutamente ''maldestro''. Ma non dategli retta, anche se vi doveste abbandonare con gli occhi alla sgradevole sensazione che le opere vi suggeriscono, lasciatelo fare. Giancarlino sogna storie, ideogrammi, scritture notturne che trova lungo i percorsi del buio e, perché no, della luce. Le storie che racconta sono dipinte di parole, di vertiginosi balli, di sarabande tragiche alcune volte, ma pur sempre pentagrammate e''dolorosamente pittoresche'' come le avrebbe definite il ''gran lombardo'' gaddus.
? E' il divenire delle cose, in fondo, che affascina Giancarlino. Il tono delle opere quando si rimpicciolisce si fa intonaco; quando si espande, nella dilatazione forsennata sconcerta l'altrui ''equilibrio'', proprio come Giancarlino vuole. Non c'è nulla di celato, comunque vadano le cose. Non c'è nulla di artificioso. Non c'è neanche quel lontanissimo sapore ''ruffiano''.
Enrico Gallian
INAUGURAZIONE: venerdì 19 dicembre 2003, ore 21.00
TESTI IN CATALOGO: Achille Bonito Oliva ed Enrico Gallian
UFFICIO STAMPA: Galleria Arturarte
Galleria Arturarte
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