Valcucine Milano
Milano
corso Garibaldi, 99
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Juhani Pallasmaa
dal 25/2/2014 al 21/3/2014
mar-sab 10-19

Segnalato da

Elisa Marini



approfondimenti

Juhani Pallasmaa



 
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25/2/2014

Juhani Pallasmaa

Valcucine Milano, Milano

Studies in silence. Un viaggio attraverso i sensi e l'importanza della materia, verso una progettazione di ambienti che sia anche creazione di atmosfere ed emozioni


comunicato stampa

LA MANO CHE PENSA - Per la prima volta in traduzione italiana il saggio dell’architetto e filosofo finnico Juhani PALLASMAA
IL 26 FEBBRAIO A MILANO Valcucine, Safarà Editore e Pallasmaa presentano il libro e l’omonima collana dedicata all’architettura. Inaugurazione della mostra dei lavori di Pallasmaa “Studies in Silence”.

Mercoledì 26 febbraio alle ore 19.00 lo spazio Valcucine Milano Brera ospita la prima presentazione di “La mano che pensa” di Juhani Pallasmaa. Prima traduzione italiana di “The thinking hand”, il saggio del celebre architetto e filosofo finnico, “La mano che pensa” (Safarà Editore) inaugura la collana di architettura omonima a cura di Stefano Tessadori e Matteo Zambelli dedicata ai cinque sensi, alla percezione, alle esigenze abitative primordiali, alle atmosfere, ai dati materici e all'invecchiamento buono dell'architettura.

Valcucine, che da sempre nutre una particolare cura per la declinazione filosofica dell’architettura, sostiene e accompagna Safarà Editore, giovane ma agguerrita casa editrice di Pordenone, in questa collaborazione inusuale fra letteratura e impresa.

Il testo “La mano che pensa” regala al lettore una nuova consapevolezza dello spazio nel quale già si vive e si abita. Esorta a sperimentare la percezione e l’esplorazione sensoriale completa dei luoghi senza privilegiare il senso della vista, oggi nettamente dominante. Pallasmaa, accompagnando il lettore in un viaggio attraverso i sensi e l’importanza della materia, alimenta e risveglia la spiritualità, verso una progettazione di ambienti che sia anche creazione di atmosfere ed emozioni. La sua filosofia, attenta al rapporto ambiente-uomo-edificio, può indicare la strada verso l’estetica di un’architettura ecosostenibile ed ecocompatibile. Adottato come libro di testo in molte facoltà di architettura straniere, “La mano che pensa” è una lettura mai cattedratica, adatta ad un pubblico ampio, non solo di specialisti. Il pensiero di Pallasmaa si muove fra l’antropologia, la storia e l’estetica sempre in stretta relazione con il “fare” inteso come gesto, come azione della mano, sia essa dell’artista, dell’artigiano o dell’architetto.

La collana “La Mano che Pensa” pubblicherà prossimamente la traduzione italiana di altri due saggi di Juhani Pallasmaa: “The embodied image” e “Question of perception”, scritto in collaborazione con Steven Holl e Alberto Perez Gomez.

L’incontro con Pallasmaa del 26 febbraio è aperto al pubblico e verrà moderato da Fulvio Irace, professore Ordinario al Politecnico di Milano, e Antonello Alici, architetto e storico dell’architettura all’Università Politecnica delle Marche. Nella stessa serata sarà inaugurata anche la mostra dei lavori di Pallasmaa “Studies in silence”, che rimarrà aperta fino al 22 marzo, e che rispecchia la filosofia espressa nel suo saggio.

L’iniziativa è patrocinata da: Comune di Milano, Consiglio di Zona1, Ambasciata di Finlandia, ADI – Associazione per il Disegno Industriale e l’Ordine degli Architetti, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano.

L’AUTORE - Juhani Pallasmaa: è una figura di riferimento internazionale per quanto riguarda l’architettura, il design, l’arte e, più in generale, la cultura. Dal 2008 è nella giuria che assegna il Pritzker Prize. Ha insegnato in molte università. È stato direttore e docente della Helsinki University of Technology, rettore alla Helsinki University of Applied Arts, professore alla Haile Selassie i University in Etiopia. È stato visiting professor presso molte altre istituzioni; fra queste, l’University of Virginia, la Catholic University of America, la Yale University, la Washington University. Come professionista si è occupato di progettazione architettonica, grafica, design con opere e lavori in Finlandia, Francia, Slovenia, Russia, Etiopia, Cina e Stati Uniti. Ha ricevuto premi e riconoscimenti significativi, è membro onorario del riba, dell’Istituto Americano degli Architetti e ha rappresentato la Finlandia alla Biennale di Architettura del 1991. Dagli anni Settanta agli anni Ottanta ha diretto il Museo Finnico di Architettura, organizzando mostre e promuovendo gli artisti e architetti finlandesi in tutto il mondo. È autore di molti libri pubblicati in circa trenta lingue; alcuni di questi sono diventati dei classici letti da studenti e architetti in tutto il mondo.
Fra essi spicca la trilogia formata da The Eyes of the Skin. Architecture and the Senses (Wiley & Sons, Londra, 1996; in Italia pubblicato da Jaca Book con il titolo Gli occhi della pelle, Milano, 2007), The Thinking Hand. Existential and Embodied Wisdom in Architecture (Wiley & Sons, Londra, 2009), e The Embodied Image. Immagination and Imagery in Architecture (Wiley & Sons, Londra, 2011). Ha pubblicato le due raccolte di saggi Encounters e Encounters 2 (Rakennustieto Oy, Helsinki, 2005 e 2012) e con Steven Holl e Alberto Perez Gomez ha scritto Question of Perceptions. Phenomenology of Architecture (William Stout Publishers, San Francisco, 2006). Recentemente sono stati pubblicati in Italia Frammenti. Collage e discontinuità nell’immaginario architettonico / Fragments. Collage and Discontinuity in Architectural Imagery (Giavedoni editore, Pordenone, 2012) e Lampi di pensiero. Fenomenologia della percezione in architettura (Pendragon, Bologna, 2011), entrambi a cura di Matteo Zambelli.

IL LIBRO – “La mano che pensa”: Esistono libri che hanno il potere di risvegliare il desiderio della bellezza e l’ambizione di ricondurre l’Uomo al centro del discorso e del fare architettonico. Libri in cui le parole riattivano sensi e percezioni evocando luoghi e pensieri; opere create per pensare e progettare, dunque libri che ci fanno sperare in un futuro migliore e in un presente creativo e attivo. La mano che pensa vuole essere uno di questi libri. Oggi, proprio quando abbiamo imparato a espandere sempre di più i confini del virtuale, è nata una nuova attenzione verso il sensibile, originata da un bisogno fisico di essere presenti, di sentirsi incarnati in esso, di essere parte di un flusso di atomi e non solo di una sequenza di bit, in un reciproco riconoscimento fra se stessi e il luogo che si abita. Un luogo che è ora chiamato ad accogliere e comprendere, in cui abitante e spazio abitato si vogliono definire vicendevolmente; un luogo che protegge e rende liberi nel medesimo momento. Siamo dinanzi a una nuova estetica, che nessun render - nemmeno il più raffinato al mondo - riuscirà a catturare e trasformare in simulacro. I suoi elementi sono atmosfere sapientemente calibrate, geometrie dell’anima, percezioni sensoriali ben temperate, tutte unite nella tensione di costruire un rapporto più sano e maturo con l’Ambiente, nella ricerca di nuove forme di rispetto per i materiali e per il lavoro manuale e artigiano.
Il lavoro di Mani che pensano: Thinking hand, per l’appunto.

Estratto dal libro
La mia collaborazione con pittori, scultori e artigiani si è dispiegata per più quarant’anni, durante i quali ho imparato ad ammirare la capacita di comprendere l’essenza delle cose attraverso le loro mani e i loro corpi e attraverso la loro comprensione esistenziale non concettualizzata, piuttosto che attraverso analisi intellettuali e verbali. Essi fanno affidamento sulla saggezza del corpo e delle mani. Ho avuto la possibilità di osservare le mani e il corpo realizzare idee distintamente diverse da quelle della mente. La mente tende a essere concettuale, intellettuale e a esprimere idee geometrizzate, mentre le mani, di solito, comunicano spontaneità, sensualità e tattilità.
Le mani registrano e misurano il battito della realtà vissuta.

I CURATORI
Stefano Tessadori - Architetto e curatore di iniziative culturali nei campi dell’architettura e dell’urbanistica sostenibile, ha collaborato alla didattica IUAV, docente ISIA, ha organizzato workshop e allestimenti museali e per eventi culturali. Europan Award Runner Up 1991, ha partecipato a concorsi di idee in Italia e all’estero. Fra i più significativi: Lungomare Trieste a Lignano (UD), Memorial per le vittime dell‘11.09, Ground Zero, NY, Piazza Rabin a Tel Aviv. Ha curato l’organizzazione e il coordinamento generale della Lecture Giancarlo Ius di Architettura 2012, con Juhani Pallasmaaa. È curatore  della collana di architettura La Mano che Pensa, Safarà Editore.

Matteo Zambelli - Architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Edile. È professore a contratto alla Facoltà di Ingegneria di Trento dove ha insegnato “Architettura e composizione architettonica” e insegna “Storia dell’architettura contemporanea”. È autore di diversi libri fra i quali: Morphosis. Operazioni sul suolo (2005), Landform Architecture (2006), Tecniche di invenzione in architettura (2007). È co-curatore e traduttore del libro di Juhani Pallasmaa, Lampi di pensiero. Fenomenologia della percezione in architettura (2011). Collabora con le riviste di architettura «Arketipo» e «L’Industria delle costruzioni». Ha curato l’edizione di Frammenti/Fragments presentato alla Lecture Giancarlo Ius di Architettura a Pordenone, 2012 di cui è stato coordinatore scientifico. È curatore della collana La Mano che Pensa, Safarà Editore.

Inaugurazione Mercoledì 26 Febbraio 2014, ore 19
Presentazione del libro The thinking hand. La mano che pensa
di Juhani Pallasmaa, a cura di Stefano Tessadori e Matteo Zambelli, Safarà Editore

Valcucine Milano Brera
Corso Garibaldi 99, Milano
dalle ore 10 alle ore 19, dal martedì al sabato
Ingresso libero

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