American History. una riflessione sul lato oscuro del simbolismo dello spirito americano e sul simulacro della bandiera degli Stati Uniti d'America.
La storia americana è fatta di simboli, di date scolpite nella memoria collettiva, di personaggi diventati miti.
Ciascuna immagine ha un significato unico e universalmente accettato, il contradditorio è impossibile perchè l’autoreferenzialità a stelle e strisce non lo permette.
Così, la bandiera degli Stati Uniti assume i caratteri propri di un simulacro, guai a toccarla! La conquista della luna è rappresentata come un dono fatto dagli americani ai cittadini di tutto il mondo e di tutte le generazioni, passate, presenti e future. Le città diventano brand, i fatti storici vengono distorti al punto da diventare essi stessi nuove realtà.
Tutto è celebrazione dello spirito americano, glorificazione di un popolo, ogni cosa è espressione del motto “Volere è potere”; eppure, nonostante il monopolio culturale che gli Stati Uniti hanno avuto per decenni nella scienza, nella tecnologia, nello spettacolo, nella politica, ecco emergere contraddizioni, domande sospese, dubbi.
La personale American History di Mausim non è un atto d’accusa nei confronti degli Stati Uniti d’America. E’ piuttosto una riflessione sul lato oscuro del suo simbolismo; laddove l’immagine descrive un significato unico e universalmente riconosciuto, ecco qualcuno che ne mostra la faccia nascosta, quella che non vede mai nessuno. Simboli della cultura pop vengono rimescolati con fatti storici che appartengono alla memoria collettiva e lo scopo è quello di far emergere nell’osservatore quelle sensazioni scomode che, soffocate per troppo tempo dalla dittatura del significato, trovano finalmente posto. Ma sono scomode solo perché private, intime, che non collimano con il senso comune.
Si tratta di dieci immagine “sacre”, rielaborate con Photoshop, con arguzia e con malizia per mettere in risalto quello che tutti pensano ma che nessuno ha mai il coraggio di esternare, pena l’allontanamento dai binari sicuri dell’omologazione sociale e culturale. Dietro ciascuna opera di American History c’è un racconto che chiede il permesso di emergere, che vuole lievitare dal profondo dell’anima fino ad arrivare alla coscienza. Non c’è bisogno di parole né di conferme, l’immagine stessa fornisce insieme lo stimolo e la risposta alla domanda che è emersa.
Mausim (Roma, 1976) è sociologo e scrittore. Alchimista dei nuovi intrecci tra significato e significante ha finora concentrato la sua ricerca sui testi scritti; ha pubblicato racconti e romanzi brevi, American History è la sua prima personale come artista visivo.
Inaugurazione 1 marzo ore 20
Spazio Interiore Art Gallery
via Vincenzo Coronelli, 46 - Roma
mar-ven 11-18
Ingresso libero