Opere su carta: 1976-2013. Il suo lavoro ha sempre seguito una linea ascendente, senza cedimenti, e da una decina di anni il suo progredire e' fonte di arricchimento. Le sue ultime opere testimoniano il raggiunto vigore pittorico.
A cura di Salvatore Marsiglione
La MAG, ha l’onore ed il piacere di presentare uno degli artisti che dal secondo ‘900 ha fatto della pittura una ragione di vita e ne ha regolato alcuni ambiti. Ercole Pignatelli. Padre di tre figli maschi e artisti internazionali, Maestro, classe 1935, nasce a Lecce, ma la lascia a 18 anni per stabilirsi a Milano. Innumerevoli le mostre che in tutto il mondo lo hanno consacrato con ottime critiche dagli intellettuali internazionali più importanti. In mostra ci sono circa 35 opere su carta, ma non chiamiamoli bozzetti, sono dei veri e propri quadri su un supporto più leggero. La carta.
Dipinti ad olio, a tempera o ad acquarello, disegni a penna, gessetti o a pastelli, rappresentano quasi 40 anni di lavoro del Maestro Pignatelli; si parte da una tempera su busta da lettere del 1976 con un vaso di frutta, dove la morbidità della pennellata fresca, genuina ed energica la si ritrova in tutto il percorso espositivo fino alle ultime opere del 2013.
Salvatore Marsiglione
Considero Pignatelli, della cui opera mi sono spesso interessato, uno fra i maggiori pittori italiani. Il suo lavoro ha sempre seguito una linea ascendente, senza cedimenti e da una decina di anni il suo progredire è fonte di arricchimento. Le sue ultime opere testimoniano il suo vigore pittorico.
Astrazione e figurazione non hanno mai rappresentato un problema: conta solo per lui il fatto pittorico in sé e la sua opera si è diluita nel tempo prodigandosi parimenti con maestria e generosità. La sua pittura è al di fuori delle mode, delle scuole, e in tutta libertà si avvolge di molta magia.
Le influenze dell’esordio sono mano a mano sfumate e l’artista fece suo quanto di meglio offrivano i venerati maestri. L’opera è spesso illuminata da ombre illusorie e da luce legate il più delle volte a un Sud mediterraneo, e la sua visione è spesso abitata dal miraggio delle Masserie, tipiche cascine-fortezza dalla rigorosa architettura neo-cubista. Spesso i paesaggi di Pignatelli sono inondati di un’atmosfera cosmica, quasi immanente, un’atmosfera mai angusta come se ci trasportasse al di là del nostro stesso sguardo.
I colori dell’artista italiano sono stimolanti, lavorati in profondità di tavolozza, sono colori interiorizzati che vanno ad alimentare a volte con sobrietà, a volte con prodigalità, le forme-strutture. Cromatismo e costruzione nascono quindi da una stretta alleanza che lascia però talvolta posto, fortunatamente, al miracolo del caso.
I nudi femminili di Pignatelli sono omaggi evidenti e decisamente volontari a quel grande e geniale avventuriero della pittura che era Pablo Picasso, del quale l’amico Henri Matisse ha detto e scritto «Lui solo può osare tutto e restare sempre entro le leggi della pittura». I nudi femminili di Ercole, tema ossessivo, si ergono davanti a noi, a testa in giù, con i piediper aria, vere e proprie donne-statua. La nudità sensuale delle loro carni è come saporita e molti di questi nudi impastati di fecondità.
Vi è peraltro una stretta relazione sensoriale tra ia nudi e i frutti di Pignatelli. Sono, per così dire, “succulenti” e le ramificazioni dei rami degli alberi di alcuni paesaggi si spiegano come tante nervature, vene e arterie di una natura nel pieno vigore della vita. Alcune sue tele appaiono come vere foreste di forme che danno una sorta di rinnovato vigore al nostro sguardo, a conferma di una potenziale energia che fluttua in tante opere del pittore italiano che si afferma come l’artista delle metamorfosi-metafore, in una surrealtà dall’alta consistenza pittorica.
André Verdet, «Notes et Entretiens sur la peinture» Editions du Petit Véhicule, Nantes
Con il Patrocinio dell’Associazione Luigi Russolo
Inaugurazione giovedì 6 marzo ore 18:30
MAG - Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani 31, Como
dal martedì al sabato 10-13 | 15-19:30
Ingresso libero