Balancing. La prima fase del progetto ha visto l'artista impegnata in un dialogo con alcune donne-madri-lavoratrici per approfondire una serie di riflessioni sull'aspetto sociologico del concetto di fiducia. La seconda fase e' un'installazione performativa. L'artista ha realizzato 10 sculture in legno a forma di trottola con la punta in grafite.
Venerdì 7 marzo la galleria Doppelgaenger ospita il progetto speciale Balancing di Elena Cologni,
artista italiana con base al Wysing Art Centre di Cambridge, nel Regno Unito.
Balancing è la seconda fase di un progetto site specific che prende avvio all’interno di Radio Materiality,
iniziativa curata dall’associazione culturale Vessel a Bari nell'estate del 2013.
La prima fase del progetto ha visto l’artista impegnata in un dialogo con alcune donne-madri-lavoratrici
per approfondire una serie di riflessioni sull' aspetto sociologico del concetto di fiducia.
I dialoghi sono stati tradotti in una raccolta di testimonianze sonore e presentati alla Biennale di Atene
del 2013.
La seconda fase, posa plastica finale del progetto, è un’installazione performativa.
L’artista ha realizzato dieci sculture in legno a forma di trottola con la punta in grafite.
La trottola - detta volgarmente Virruzzo – descrive meglio di qualsiasi altro oggetto la tensione del
moto verso un equilibrio alterabile, come quello tra una madre e il proprio figlio.
Il pubblico potrà partecipare alla performance come in un gioco lasciando che le trottole disegnino, con
la grafite, il loro percorso su uno scivolo di tessuto realizzato da Cologni per la scalinata della galleria.
Il progetto Balancing è allo stesso tempo manifestazione e ricerca di equilibrio: focalizza l'attenzione su
una realtà sociale in costante movimento, realtà dalla quale dipendono instabilità e precarietà
dell’equilibrio e dove le madri rimangono l’asse di rotazione per rileggere la storia in funzione del
cambiamento.
La traiettoria delle trottole sarà ripresa e proiettata in tempo reale nella sala video.
Biografie
Elena Cologni è studio artist al Wysing Art Centre (Cambridge), e fa parte del Commonwealth Creativities in Itercultural Arts Network,
all'Università di Cambridge. Ha studiato a Brera e Università Statale, Milano , University of Leeds (UK, Master in Scultura), e ha un PhD
dal Central Saint Martins College of Art and Design, Londra. E' stata premiata da: Arts and Humanities Research Council (UK) (2004-
2006) Arts Council of England (2009) e Escalator Live Art e Visual Art Arts Council of England (2011). E' stata selezionata per residenze
al Centre for Contemporary Arts Glasgow (2006), allo Yorkshire Sculpture Park (2009) e alla facoltà di Psicologia Sperimentale, University
of Cambridge (Rockfluid 2011). I suoi lavori artistici sono raggruppati per tematiche in progetti, all'interno dei quali Cologni apre a
collaborazioni, spesso interdisciplinari come in quest'ultimo, incentrato su memoria, percezione e luogo. Il suo lavoro è stato presentato in
molti contesti, tra cui: Brown University, USA, Stanford University (USA), nstitut für künstlerische Forschung (!KF) , Berlino, (Germany),
CCA, Glasgow, Scozia, Tate Modern, Londra, ICA Londra, Whitechapel Gallery, Londra, Toynbee Studios, Londra; MK Gallery . Milton
Keynes, Wysing Arts Centre, Cambridge (UK), GAMeC Bergamo, Villa delle Rose, GAM Bologna (Italia).
Anna Santomauro (1983) è critica e curatrice. Ha collaborato con lo spazio non profit neon-campobase per tre anni, durante i quali ha
curato il programmazione legata al video (Playlist, neon-focus on video artists, neon-video selection). Nel 2009 è iniziata la collaborazione
con la curatrice Viviana Checchia con la quale ha curato 1h art, Festa del Migrante e Green Days. E’ interessata alle pratiche artistiche e
curatoriali cosiddette sociali e all'arte come strumento per la produzione di immaginari socio-politici alternativi. Nel 2011 ha co-curato il
progetto Feed your Head di Leone Contini, e il programma radiofondico Work in the Field, nell'ambito del progetto AeliaMedia di Pablo
Helguera. Nel 2012 ha curato la mostra For an Ecology of the Museum presso il Museo di Villa Croce di Genova. Ha partecipato a diversi
corsi curatoriali tra cui GBICC 2012 organizzato dalla Biennale di Gwangju e tenuto da Carol Yinghua Lu e Jens Hoffman, 7th Summer
Seminar for Curators organizzato da ICA a Yerevan, ICI Curatorial Seminar in Istanbul 2013, in occasione del quale ha presentato la sua
ricerca presso SALT Galata. Nel 2013 ha tenuto il seminario Curating Collaborative Strategies in Peripheral Areas presso la Newcastle
University. Nel 2011 ha fondato insieme a Viviana Checchia l'organizzazione non profit Vessel. Scrive per la rivista Arte e Critica.
Elena Cologni è supportata da Arts Counicl of England. Il progetto è sponsorizzato da Carvico SPA (www.carvico.com)
L’installazione performativa è attiva solo il giorno dell’inaugurazione: venerdì 7 marzo a partire dalle ore 18.
Ass. Cult. Doppelgaenger – Palazzo Verrone
via Verrone 8 – Bari
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 – tutti i giorni su appuntamento