GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Bergamo
via San Tomaso, 53
035 399528 FAX 035 236962
WEB
Another Zero
dal 4/2/2004 al 20/6/2004
035 399528 FAX 035 236962
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa CLP




 
calendario eventi  :: 




4/2/2004

Another Zero

GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Bergamo

A cura di November Paynter, vincitrice della prima edizione del ''Premio Lorenzo Bonaldi per L'Arte – EnterPrize'' volto a sostenere la ricerca di un giovane curatore e il suo progetto di mostra inedita. Il progetto espositivo prende spunto dal film ''Powers of Ten'', realizzato nel 1977 da Charles e Ray Eames che gioca sulla relativita' dei concetti di spazio e di tempo. La mostra presentera' opere di sei artisti internazionali: Haluk Akakce, Tobias Bernstrup, Tobias Collier, Tom Friedman, Saskia Olde Wolbers e Keith Tyson, che interpreteranno questi concetti in maniera differente a seconda della sensibilita' e dei personali linguaggi espressivi. In Contemporanea Crossroads: l'educazione all'arte contemporanea all'incrocio delle comunicazioni possibili. Palestra: Elenia Depedro, Autoritratto come giovane artista


comunicato stampa

Curata da NOVEMBER PAYNTER, vincitrice del Premio LORENZO BONALDI – ENTER PRIZE, la mostra presenterà alla GAMeC opere di Haluk Akakçe, Tobias Bernstrup, Tobias Collier, Tom Friedman, Saskia Olde Wolbers e Keith Tyson

Dal 5 febbraio al 2 maggio 2004 la GAMeC – Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita la mostra collettiva Another Zero curata da November Paynter, vincitrice della prima edizione del ''Premio Lorenzo Bonaldi per L'Arte – EnterPrize''.
Il premio, unico nel suo genere, è nato dalla volontà di ricordare la passione per l'arte e per il collezionismo di Lorenzo Bonaldi ed è volto a sostenere la ricerca di un giovane curatore e il suo progetto di mostra inedita. Con questo riconoscimento si vuole sottolineare la centralità e il significato che la figura del curatore hanno assunto non solo nel panorama artistico internazionale ma, anche, nel più ampio contesto delle pratiche culturali contemporanee, oltre a incoraggiare e sostenere il talento di un giovane curatore in un momento estremamente vitale all'interno del suo percorso professionale.
La mostra si intitola ''Another Zero''. Allestita nella grande sala della nuova ala della GAMeC, recentemente ristrutturata dallo Studio Gregotti e Associati, prevede la partecipazione di sei artisti internazionali, Haluk Akakçe, Tobias Bernstrup, Tobias Collier, Tom Friedman, Saskia Olde Wolbers e Keith Tyson
Il progetto espositivo di ''Another Zero'' prende spunto dal film ''Powers of Ten'' - della durata di nove minuti - realizzato nel 1977, da Charles e Ray Eames, che gioca sulla relatività dei concetti di spazio e di tempo. Il film, infatti, inizia con l'inquadratura di un uomo addormentato su una tovaglia da pic-nic. L'obiettivo si allontana progressivamente – dieci volte ogni dieci secondi – fino a inquadrare la terra dallo spazio. Quindi, la telecamera segue un percorso inverso, fino a inquadrare l'atomo della mano dello stesso uomo addormentato.
Ciascuno degli artisti invitati ad esporre da November Paynter interpreterà questo concetto di relatività spazio-temporale, in maniera differente a seconda della sensibilità e dei linguaggi espressivi che sente più propri.
Ad esempio, Haluk Akakçe creerà una pittura su muro appositamente realizzata per la grande sala della GAMeC, e che funzionerà come strumento compositivo per ambientare tutta la mostra. Costituito da sistemi geometrici e strutture architettoniche, L'opera di Akakçe produrrà diversi angoli di prospettiva dentro la galleria. Installati sul pavimento e sul lato basso delle pareti della sala, si troveranno i lavori scultorei di Tom Friedman, creati grazie a una combinazione di materiali domestici. Keith Tyson e Tobias Collier si sforzerannno di capire il complesso sistema che governa il nostro universo. Per Another Zero Tyson elaborerà un nuovo ''lecture work'', ovvero una delle sue tipiche installazioni a muro che combinano disegno, diagrammi e flussi di informazioni. Nel lavoro di Collier, invece, luoghi e oggetti comuni della vita quotidiana sono messi in relazione alle più grandi questioni esistenziali.
Saskia Olde Wolbers presenterà un video, in cui piccole costruzioni fatte a mano diverranno i set di ripresa e gli scenari per storie che narrano relazioni intrecciate tra persone diverse. In modo analogo Tobias Bernstrup utilizza la tecnologia informatica per presentare ambienti immaginari dove i mondi esistono all'interni di altri mondi.

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Dal 5 febbraio al 3 marzo 2004

Crossroads
L'educazione all'arte contemporanea all'incrocio delle comunicazioni possibili
A cura dei Servizi Educativi della GAMeC

L'arte, non solo quella contemporanea, è sempre stata al tempo stesso oggetto e soggetto di comunicazione: ha raccontato storie, pensieri, sensazioni, si è fatta veicolo di dichiarazioni estetiche, politiche e sociali, ha dato forma a conoscenze ed ha suscitato nuovi saperi e curiosità.

L'idea che ha dato vita a questa mostra è di documentare e restituire al pubblico il percorso intrapreso in questi anni dai Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo che, in collaborazione con il mondo della scuola e quello dei servizi sociali, hanno fatto dell'arte contemporanea uno strumento prezioso di comunicazione ''possibile'', un punto di incontro, di confronto, all'incrocio di diverse competenze ed abilità, che hanno trovato nel linguaggio visivo - e quindi non verbale - dell'arte una via privilegiata di espressione.

La mostra presenta alcuni lavori eseguiti da quelli che sono stati gli attori principali di questi laboratori: bambini, ragazzi ed adulti. Ognuno degli elaborati esposti è testimone di una scrupolosa progettazione, all'interno della quale il singolo vive del rapporto e del confronto con gli altri. Da contesti legati a diverse abilità alla scuola interculturale l'arte contemporanea si fa sentiero, filo rosso di comunicazione e scambi, terreno fertile di lavoro e rielaborazione, arrivando a caricarsi di significati nuovi, non solo formali, di mediazione e arricchimento.

Questi progetti hanno inizio nel 1999, grazie alla nascita di un ''tavolo di lavoro'' in cui l'Assessorato alla Pubblica Istruzione e l'Unità Operativa Handicap del Comune di Bergamo hanno condiviso con i Servizi Educativi della GAMeC le necessità, le problematiche, le ricchezze, i vissuti e le aspettative di quei contesti sociali e scolastici ai quali si voleva rivolgere un'attenzione dedicata.

Sono stati così avviati dei percorsi didattici dedicati al Centro Socio Educativo e al Progetto Tempo Libero Disabili, in cui operatori della GAMeC, educatori e utenti (ragazzi ed adulti) hanno interagito tra di loro e con le opere d'arte contemporanea di volta in volta prese in esame.

Altri percorsi sono stati realizzati nella Scuola Potenziata, che si occupa di ragazzi in età scolare con situazioni di handicap grave; in questo contesto la Scuola Potenziata - sulla base del cooperative learning - ha lavorato con classi della scuola materna, elementare e media reinterpretando opere di artisti contemporanei.

La Scuola Elementare De Amicis ha accolto un progetto dedicato a classi con bambini di diverse abilità, in cui l'arte diventa strumento di arricchimento e sviluppo delle potenzialità in un lavoro di gruppo che coinvolge tutti gli alunni.

Sul fronte dell'intercultura, presso la Scuola Elementare Calvi è stato attivato un percorso su base triennale in cui l'alfabetizzazione artistica diventa terreno fertile di scambi tra bambini di culture differenti, e patrimonio permanente della scuola stessa.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con:
Comune di Bergamo:
Assessorato alla Cultura
Assessorato alla Pubblica Istruzione, Servizi Scolastici
Assessorato alle Politiche Sociali - Unità Operativa Handicap
Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia

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Palestra
Elenia Depedro
Autoritratto come giovane artista

''Scoprire quella maniera di vivere o di fare dell'arte mediante la quale il tuo spirito avrebbe potuto esprimersi con assoluta libertà''. Così recita uno dei passi più emblematici del Ritratto dell'artista da giovane di James Joyce. La struttura di vetro diventa, qui, la trasfigurazione concreta del corpo dell'artista, e al te mp o stesso consente l'accesso - sia visivo sia fisico - al suo spirito e alla sua concezione del rapporto tra arte e vita. Due pareti di vetro sono incorniciate da una ghirlanda di luci colorate, quelle stesse luci che nell'immaginario collettivo sono segnali di festa, di momenti dedicati all'incontro. Una è la vetrata rivolta verso lo spettatore, l'altra è la vetrata di fondo, quasi a sottolineare che l'anima dell'artista è se mp re frontale, non ha punti ciechi, lati oscuri, si espone con orgoglio e senza timidezze allo sguardo di chi indaga, di chi chiede, o solo di chi è curioso. Anche il pavimento della piccola stanza è una nota di colore, rosso, per rievocare gli interni caldi delle case in festa o le passerelle invitanti stese per accogliere gli ospiti. Quando si supera la soglia di questa stanza, si co mp ie metaforicamente l'incontro con l'anima dell'artista, con il suo essere più vera del vero, più tangibile dell'aria che si respira. Entrando si viene accolti da una folata di gelo. La scelta dell'artista è di esasperare la realtà, un interno più freddo dell'inverno in cui si è immersi; un modo per accogliere il visitatore senza respingere, ma che i mp one un punto di vista con cui lo spettatore si deve confrontare e - i mp licitamente - rispettare. Elenia Depedro (1976), attualmente frequenta l'Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Laureata in Lingue e Letteratura Straniera presso l'Università degli Studi di Bergamo, ha frequentato il Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti di Como (Visiting Professor Richard Nonas), 2003.

Immagine: Tom Friedman, Untitled (plastic), 2002. Courtesy Stephen Friedman Gallery, London

Inaugurazione: 5 febbraio 2004 ore 18:00
ore 19-23: DJ set, HIRD (Svezia)
La serata di inaugurazione è organizzata in collaborazione con l'Ass. Cult. P.V.C.

GAMeC
Via San Tomaso 53, Bergamo
Orari: martedì – domenica 10.00 – 19.00 giovedì 10.00 – 22.00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito

Ufficio stampa:
CLP RELAZIONI PUBBLICHE
Via Buonarroti, 38 20145 Milano Tel: 02 433403 Fax: 02 4813841

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