I Colori del Silenzio. Pittura come luogo del tempo, attraverso cui sperimentare l'esercizio della memoria quale strada per sondare i meandri della propria coscienza.
Pittura come luogo del tempo, attraverso cui sperimentare l’esercizio della memoria quale strada per sondare i meandri della propria coscienza. Sembra che il lavoro pittorico di Michela Meloni alluda a questa ricerca d’unificazione linguistica giocata sul filo dei ricordi. Remota possibilità di fissare sulle due dimensioni del dipinto – ambiziosamente saltando la terza, cioè lo spazio – l’ambigua profondità del tempo.
Così la pittrice opera una sovrapposizione di immagini entro un’alternanza di forme e colori dove tutto è velato, come nascosto da una nebbia indefinibile, restituendo la sensazione che si ha non appena ridestati da un sogno notturno: le immagini corrono veloci nella mente e ogni secondo che passa un frammento di esse si perde nel vuoto della memoria. Tornano alla mente le vecchie foto ingiallite dei nostri nonni, dove il bianco e nero spinge verso l’acquisizione spontanea di un immaginario onirico.
Era un sogno o realtà?
In questo modo la pittura si immerge nell’oceano del dubbio, iniziando l’esplorazione del possibile e l’artista può intraprendere il cammino. Si perché il pittore resta tale finché si limita ad accogliere ciò che il mondo offre alla propria vista, poi, non appena varca la soglia della materia, tentando d’indagare le possibilità dell’esistente, s’avventura nelle vaste distese dell’arte e da questo momento la pittura diviene uno dei tanti mezzi d’espressione, aprendosi alle più svariate opportunità offerte dalla contingenza.
Michela Meloni si è da poco affacciata nel “mistero”, e la sua pittura ha immediatamente colto lo spiazzamento visionario del profeta. Il quadro non è più un semplice elemento decorativo, ma finestra da cui guardare un panorama nuovo: quello interiore.
Andrea Baffoni, Perugia, febbraio 2014
Inaugurazione Sabato 15 marzo 2014
Spazio 121
via A. Fedeli, 121 - Perugia
Aperture al pubblico da martedì a venerdì dalle 16 alle 19 o per appuntamento
Ingresso libero