La geometria, modello astratto del reale e gruppo asettico di regole, teoremi e dimostrazioni, diventa fonte di ispirazione per una nuova storia.
L’ASSIOMA è il punto di partenza.
Per sua definizione e natura non ha in sé concetti da sciogliere, l’assioma non nasconde segreti, né il relativismo di una possibile doppia lettura. In matematica si tratta di un concetto evidente, di una proposizione la cui verità è assodata nella sua immediatezza intuitiva; l’assioma risulta quindi necessariamente indimostrabile e casualmente già dimostrato perché nasce rivestito a priori di un riconoscimento universale che nessuno può confutare in quanto privo di agganci retorici sia matematici che narrativi.
Che cos’è quindi l’assioma se non il concetto primo e indiscutibile da cui è possibile far nascere teorie a cascata? È la base sicura su cui scommettere al fine di far nascere nuove variazioni guidate da influenze terrene in grado di rendere il necessario utile ad indagare il reale.
I due artisti si sono conosciuti a San Francisco nel 2010. La stima reciproca, umana e professionale, e una analoga sensibilità per il ‘geometrico’, li porta a Milano per il loro primo incontro artistico.
Con ASSIOMA Moneyless e Augustine Kofie si incontrano da Avantgarden Gallery per indagare una nuova teoria sviluppando insieme i punti di congiunzione e confrontare, affiancandole, le differenze. Moneyless costruisce la base sicura e Kofie dà inizio alla ricerca affiancando alle geometrie perfette e iperuraniche il virus del reale. Il lavoro di Augustine Kofie è quindi la possibile variazione che si pone in diretta connessione con la purezza assiomatica di Moneyless.
Il cerchio ripetuto nella sua perfezione dei nuovi lavori di Moneyless è un mantra che toglie ogni possibilità di critica. Riconoscerne la bellezza e viverne la perfezione è immediato. L’impatto è totale e completo, disarmante. La ricerca di ASSIOMA si completa con l’approccio di Kofie che parte dall’architettura, dal reale quindi, e utilizza la geometrizzazione per creare scenari futuristi che sintetizzano sapori seriali e preziose incursioni analogiche. Il risultato è un geniale equilibrio tra forme geometriche astratte e costruzioni appartenenti a una realtà organica e calda, umana.
Nei due artisti la geometria, modello astratto del reale e gruppo asettico di regole, teoremi e relative dimostrazioni, riacquista l’anima di cui si è spogliata alla sua nascita diventando fonte di ispirazione per un nuovo ruolo e una nuova storia.
Per ASSIOMA, Moneyless e Kofie affrontano una sperimentazione a due. Avantgarden Gallery li ha infatti invitati per una 10 giorni di collaborazione durante la quale ci si aspetta qualcosa che potrebbe definirsi una ‘improvvisazione controllata’. La geometria crea confini, la deduzione assiomatica guida il ragionamento e, in questo caso, l’espressione artistica.
ASSIOMA è la sfida che fa del metodo la prima fonte di ispirazione creativa. L’arte si affianca quindi alla creatività tipica della scienza teorica, creatrice di nuove idee che nascono sulle basi di teorie fissate e universali.
Francesca Holsenn
BIO
MONEYLESS – Teo Pirisi
Classe 1980, in arte Moneyless, vive tra Milano, città in cui è nato, e Lucca. Il suo credo si intuisce dalla scelta del suo pseudonimo: Moneyless, che rivela la volontà di creare e fare arte avvalendosi di materiali semplici con l'intento di non sprecare le risorse, come troppo spesso fa la società consumista e onnivora in cui viviamo ma utilizzarle al meglio. Noto per i suoi interventi in spazi pubblici, l'artista indaga linee e volumi, i suoi lavori infatti traggono ispirazione dalla natura: le sue opere sono forme geometriche minimaliste ed essenziali ma allo stesso tempo imponenti, per così dire mistiche, che si stagliano nello spazio, come sospese e ci inducono al silenzio, alla riflessione e a relazionarci con lo scorrere del tempo.
AUGUSTINE KOFIE
Artista informale americano, classe 1973, nome rilevante della scena della street art di Los Angeles, è considerato uno dei più significativi esponenti del Graffuturism. Il suo stile, che è stato definito Futurismo Vintage, trae ispirazione dall' architettura moderna, dalla musica Jazz e dalla sua passione per il lettering. Le sue opere sono caratterizzate da una sorta di istintività ragionata, ovvero l'artista lavora secondo un libero fluire del pensiero ma con un ordine che rivela la sua ricerca di equilibrio, il suo interesse per la forma e per la composizione.
Testo critico di Francesca Holsenn
Vernissage 20 Marzo ore 18.30 Via Cadolini, 29 Milano
Avantgarden
via Cadolini, 29 - Milano
Orario: mart-ven ore 14-19, sab 15-19
Ingresso libero