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9/1/2004

Jair Gabriel da Costa

Biblioteca Cassina Anna, Milano

Por amor a arte e a meu Brasil

Jair Gabriel, nato nel 1950 nella regione amazzonica brasiliana, ha lavorato per diversi anni come seringueiro. Dal 1995 vive a Salvador de Bahia dove ha installato il suo primo studio dedicandosi alla pittura. Dipinge paesaggi, maschere, figure femminili, animali.

Nella pittura di Jair Gabriel da Costa si ritrovano diversi temi, legati all'esperienza della natura brasiliana, in particolare alla foresta amazzonica, ma anche alla tradizione urbana. La scena dei suoi quadri dà, come scrive Zelia Gattai, moglie di Jorge Amado, 'l'idea di una festa di arte e di invenzione. I suoi colori vibranti, la sua delicatezza, la forza e l'eleganza delle sue figure...incantano'.
Figure di donne, paesaggi, maschere, aquiloni, uccelli sono realizzati interpretando personalmente realtà, tradizioni e miti del Brasile; le donne hanno fluenti capelli, a ricordare ' la madre della siringa' ( figura femminile che appare piangente ai seringueiros in Amazzonia quando il lavoro non è svolto correttamente) o ballano la capoeira, originariamente lotta maschile trasformata in danza; gli animali, prevalentemente uccelli ma anche civette o farfalle o lucertole, diventano animali simbolici, trasformati dal colore; anche le maschere, pur riprese dalla tradizione indigena, sono interpretate personalmente.
Il mondo di Jair Gabriel è un mondo di pace; la sua pittura un inno alla vita, rappresentata dalla forza dei colori e dalla vivacità degli accostamenti tra essi..
L' esperienza da autodidatta, la semplicità del disegno,le modalità pittoriche ( inizialmente l'artista stende una mano di colore piatto su cui interviene successivamente con punti rotondi o lineette di colore contrastante rispetto al fondo) e la vivacità del colore hanno fatto sì che Jair Gabriel sia stato assimilato ai pittori naives. Io penso piuttosto ad un artista che ha saputo coniugare cultura e tradizione attraverso un suo sentire, sentire che gli ha permesso di tener conto anche di esperienze artistiche europee (doveroso il riferimento al puntinismo e al divisionismo) trasformandole in un linguaggio personale.
Non è un mondo irreale quello che Jair ci presenta attraverso la sua pittura, ma un mondo di armonia. ...avvolta di brezza, sulle erte, le piazze e le strade, l'aria era morta, una sorta di mollezza avvolgente il mondo e le creature, una quasi perfetta sensazione di pace, quasi che ormai nessun pericolo più minacciasse l'umanità, come se l'occhio della cattiveria fosse stato chiuso per sempre. Era un momento di pura armonia, in cui ognuno si sentiva contento e in pace con sé stesso.*
E tuttavia, in questa armonia, talvolta Jair sembra voler introdurre un dubbio; a volte, come nelle maschere o nella coruja, gli elementi rappresentati sono solitari, un solo elemento campeggia al centro del quadro circondato da un ampio spazio, uno spazio dipinto ma vuoto. Un avvertimento, forse, dell'artista a chi guarda, quasi un richiamo a stare all'erta, a proteggere la natura e la pace perché la solitudine dell'egoismo provoca inquietudine e produce dolore.

Nell'immagine un opera dell'artista.

* (J.Amado. I guardiani della notte)
Antonella Prota Giurleo

Inaugurazione: sabato 10 gennaio 2004 dalle ore17.30, con lettura di testi di scrittori brasiliani; sarà presente una persona delegata dall'IBRIT (Istituto Brasile Italia)

Durata: sino a giovedì22 gennaio 2004

Orari: da lunedì a sabato dalle 9 alle 19.45; mercoledì dalle 14 alle 19.45

Presentazione: Antonella Prota Giurleo

Informazioni: Biblioteca Cassina Anna. Grazia D'Agostino. Tel 02 88465800
Carmen Cavazzoli 02 4471045

Luogo: Biblioteca Cassina Anna. Via S. Arnaldo 17. Milano

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