O.P.M. Organismi Plasticamente Modificati. Sculture in cera d'api pigmentata custodite in teche di vetro, esemplari di natura plasticamente modificata e strutture in ferro contenenti ortaggi.
a cura di Aurelia Nicolosi.
“La grande madre Natura con la sua caleidoscopica gamma di colori e forme è l’indiscussa protagonista della mostra dal titolo Organismi plasticamente modificati, ospitata negli eleganti spazi della Galleria Arionte di Catania. L’autrice è la giovane e talentuosa Antonella Barba, iscritta all’Accademia di Belle Arti di Palermo, che nel 2013 è stata insignita del prestigioso Premio Arte Cairo. Le sue sculture, tra le quali eccelle un magnifico e inconsueto peperone in alabastro, sublimano molti elementi del quotidiano in concetti nuovi, immagini sofisticate e stranianti, dove luce e materia si fondono armoniosamente insieme.”
Saranno esposte opere che fanno parte della recente ricerca dell’artista denominata Natura Naturata. Sculture in cera d’api pigmentata custodite in teche di vetro, preziosi esemplari di natura plasticamente modificata e strutture in ferro verticali contenenti ortaggi impilati e altri disseminati spazialmente in orizzontale a costituire un giocoso e colorato “cucumerario”; la ricerca plastica si arricchisce di elaborazioni digitali che si espletano nelle foto/sculture costruite da altri elementi naturali con variabilità nella collocazione spaziale e nel colore.
Aurelia Nicolosi scrive: “Il genere della natura morta viene letto e reinterpretato in chiave ambientalista e contemporanea: le ‘sperimentazioni’ messe in atto non hanno un’accezione negativa, non sono raccontate dalle cronache quotidiane, ma rimandano esclusivamente al valore dell’autonomia e abilità creativa. Gli innesti ‘artificiali’, come suggerisce l’espressione stessa, riconsegnano gli ‘organismi’ all’uso di un’arte che mira a degli effetti sorprendenti, ad una ricercatezza nell’operare scevra da ogni conformismo.
In passato le composizioni con elementi vegetali e animali contenevano significati simbolici o allegorici e spesso la presenza del teschio, di un fiore appassito, di un frutto marcito alludeva chiaramente alla fugacità e vanitas del mondo. A partire dal XIX secolo con Courbet, Cézanne, Van Gogh e nel XX secolo, nell’ambito cubista, dadaista e surrealista, da strumenti di esplorazione del reale o intima espressione poetica gli ‘insiemi’ si modificano e diventano tema esclusivo della ricerca formale di alcuni artisti fino a ‘inglobare’, nel vero senso della parola, oggetti d’uso comune. Si travalicano i confini della tela e il quadro diventa altro: un ibrido tra pittura, scultura e istallazione. Da quel momento in poi l’arte non è stata più la stessa.
Oggi gli epigoni sono tanti ed è certamente difficile pensare a degli spunti originali, a delle idee innovative in controtendenza all’epoca della banalità, superficialità e conformismo; solo la creatività ci può salvare dalla miseria delle cose materiali e innalzare lo spirito alla purezza delle forme e dei contenuti. Antonella Barba, poliedrica e visionaria, come un Arcimboldo contemporaneo, rivoluziona i canoni classici e crea mirabilia degne delle più stupefacenti Wunderkammer, in cui naturalia e artificialia alimentano raccolte di ‘oggetti’ straordinari per proprietà intrinseche ed estrinseche. La mostra, pertanto, si trasfigura in una raccolta preziosa di ‘esemplari inconsueti’, plasmati dalle abili mani della scultrice, che indaga l’Universo e il suo eterno manifestarsi nelle fogge più disparate. L’eccentricità delle scelte cromatiche è solo una dissonanza apparente: tutto si coniuga nell’armonia e sintesi fra opposti per creare l’unità nella diversità.”
Inaugurazione 22 marzo 19.30
Galleria Arionte Arte Contemporanea
via Carcaci, 19 Catania
Orari di apertura h 10/13 - 17/20
Ingresso libero