Lapidarium. Diverse installazioni animano la piazza e il complesso di Sant'Agostino: una lunga cavalcata simbolo della vita che avanza senza confini di spazio e di tempo.
Una lunga cavalcata, per mare e per terra, simbolo della vita che
avanza senza confini di spazio e di tempo. Un’umanità che porta al suo interno
un’esperienza, un diverso sentire, proprio come i cavalli che si moltiplicano, passo
dopo passo, traendo nelle loro viscere una storia, la loro storia, il ciclo della
vita che si compone e si disfa. Gustavo Aceves, artista messicano, ferma la sua
prima tappa di LAPIDARIUM a Pietrasanta dove da due anni vive e lavora dopo essersi
trasferito da Parigi con la famiglia e i suoi tre più stretti collaboratori.
Un
insieme di installazioni animeranno la centrale piazza del Duomo e l’adiacente
complesso di Sant’Agostino: chiesa, sale e giardini del chiostro. Un progetto work
in progress: dal 22 marzo al 31 maggio la mostra cambierà volto, i cavalli
aumenteranno sino alla performance finale che includerà il mare ed il pontile di
Marina di Pietrasanta. Le guerre, le solitudini non fermano la vita che,
inarrestabile, va avanti e lo sbarco dell’ultimo cavallo sarà la speranza che
sopraggiunge.
Da mesi Gustavo Aceves è a lavoro nei laboratori cittadini per la realizzazione
delle opere di un immenso progetto itinerante, destinato a Venezia (cento cavalli in
materiali vari), che farà prima tappa a Pietrasanta. Decine e decine di cavalli in
bronzo, ferro o vetroresina, tutti diversi, tutti ricchi di particolari, di tessere
di un unico puzzle. Le patine dei bronzi sono studiate nel dettaglio, le scritte, i
simboli sono un continuo richiamo al cammino passato, al presente a ciò che verrà.
Dopo l’inaugurazione, fissata il 22 marzo, LAPIDARIUM comincerà il suo cammino. In
piazza del Duomo si sommeranno, nel tempo, tre installazioni di cavalli bronzei di
oltre dieci metri di altezza ciascuno. Imponenti, maestosi, solenni.
Nella chiesa di Sant’Agostino troverà spazio una leggiadra cavalcata di cavalli
sospesi, mentre marmo e bronzo dialogheranno nei giardini del chiostro. Nelle sale
sarà possibile ammirare bozzetti delle opere, schizzi e disegni preparatori,
dipinti, un video di Gabriela Maldvido e Jose Botaya: la gestazione di LAPIDARIUM.
Aceves (classe 1957, Città del Messico), noto come pittore, a Pietrasanta sposa la
scultura riportando in essa i tratti peculiari della sua matita come l’interesse per
il monumentale e i grandi formati del muralismo messicano o l’evidente, quasi
ossessivo interesse per il corpo umano e la sua dissezione che ci riporta da
Rembrandt a Bacon. La duttilità del bronzo e l’uso attento delle patine gli
consentono di proseguire questo suo attento studio, così come un intenso simbolismo
sembra tradurre forme ed immagini in un racconto mitico.
Inaugurazione: sabato 22 marzo, ore 18
Piazza del Duomo e Complesso di Sant’Agostino