Nature morte. In questi lavori di Fazio la realta' quotidiana si rivela esclusivamente attraverso gli oggetti, che sono estensione di necessita' apparenti: medicinali di vario tipo, fiori, cd e sigarette spente.
A partire da sabato 5 aprile alle ore 18, il giovane e talentuoso artista modenese Simone Fazio espone da Fantomars in via De'Marchi 23a, a Bologna, le 13 nature morte realizzate in un progetto unitario tra il 2012 e il 2014. Per l’occasione l’artista ha ideato un catalogo destrutturato che presenta le nature morte in formato cartolina. Alle 13 cartoline, per una tiratura limitata pari a una serie di 50, se ne aggiunge un’altra realizzata in collaborazione con il critico Fulvio Chimento, curatore dell'evento, che, attraverso la parola scritta, interagisce direttamente con i lavori in mostra.
La ricerca artistica di Simone Fazio si è finora concentrata principalmente sul corpo e sul suo rapporto con l’oscuro, che tende a isolare e abbandonare le figure in una dimensione di fluttuazione continua: soggetti immersi nelle tenebre subiscono una deformazione, frutto dell’attrito tra forze contrapposte. Nel caso specifico della mostra “Nature Morte”, la ricerca legata al corpo sembra apparentemente interrompersi, ma in realtà questo tema è indirettamente presente, un’assenza, infatti, può essere presente più di ogni manifestazione del visibile. In questi lavori di Fazio la realtà quotidiana si rivela esclusivamente attraverso gli oggetti, che sono estensione di necessità apparenti: medicinali di vario tipo, fiori, cd, sigarette spente…, nel tentativo di comporre un elogio dell’effimero e della vacuità seriale del tempo.
L’insieme delle nature morte rimanda a un modo di relazionarsi con un universo artistico fatto di immagini take-away, da consumarsi freddamente e in solitudine, aspetto al quale la pittura di Fazio sembra volersi ribellare. Questa fruizione della realtà coinvolge (o meglio sconvolge) anche il nostro modo di rapportarci e di lasciarci condizionare dalla bellezza, dalle passioni, dai vizi, ed è indicativa della mancanza di tempo che invece esigerebbe l’osservazione di un’opera. In queste nature morte tutto sembra essere potenzialmente riproducibile, caratteristica che, a una visione esterna, potrebbe essere estesa alla sfera sensoriale umana. Dov’è dunque l’artificio? Semplicemente ovunque.
Questi lavori sembrano rimandarci all’origine, alle cause che determinano la deformazione ottica, che è il frutto di stadi percettivi alterati e indotti (a cui contribuisce anche la cultura stessa), e che si manifestano con un sovraeccitamento fine a se stesso. Il corpo è dunque succube strumento di sensazioni interrotte, di false percezioni, determinate principalmente da una sospensione comunicativa e da un’autarchia dei sensi. Tutto deve essere consumato in fretta e con continuità, offerto su un piatto in forma di pietanza. Fazio sceglie di rappresentare questi concetti in forma di natura morta non solo per citare una tradizione artistica luminosa, ma anche per inviarci una cartolina dal presente, che abbia la solidità della pittura e la fruibilità della fotografia. Fazio, come sua abitudine, intende svelare qualcosa dell’oggi, senza mediazioni, remore o filtri.
Biografia artista
Simone Fazio nasce nel 1980 a Modena, vive e lavora a Castelfranco Emilia (Mo). Nel 2006 è in mostra con la personale Simone Fazio, curata da Luca Panaro, presso lo Spazio Le Lune a Modena; nel 2007 espone alla Galleria Civica di Modena, con un evento curato da Silvia Ferrari dal titolo Santa Margherita; nel 2010 è invitato a partecipare alla VII edizione di Gemine:Muse, presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, all’interno della mostra curata da Antonella Malaguti e Fulvio Chimento Il sesto continente. Il comune di Castelfranco Emilia (Mo) gli dedica una monografica in gennaio 2012. Realizza collettive a Bari, Catania, Mestre, Verona e Parigi.
Inaugurazione sabato 5 aprile 2014 ore 18
Fantomars arte accessibile
Via De'Marchi 23a Bologna
ore 16,30-19,30
Ingresso libero