La farfalla e la rosa. Sulle tele e sulle carte Sturla stratifica segni e materia alternando gesti lenti, armoniosi con impeti di energia.
LUISO STURLA – (Chiavari 1930) compirà 84 anni nei prossimi giorni, è uno dei pochi protagonisti rimasti in attività nella scena pittorica “INFORMALE”.
Pittore di sentimento (lui stesso dice: “…e non ci sarebbe storia senza sentimento…”), con tela, pigmenti e pennelli ci offre un mondo dove i ricordi, le passioni, gli stupori, si traducono in luce, colore e materia.
Protagonista delle sue opere la Liguria, il mare, il suo giardino, il fiume Entella, gli insetti, la vita di cui è ricco.
Luci ed ombre che si riflettono nella trasparenza dell’acqua carica di presenze.
Ci aiutano i “Titoli” (Popolazione palustre – Immagini nel vento – Mistero e combustione) ad entrare nel mondo dell’artista, nei suoi luoghi della memoria.
Sulle tele e sulle carte Luiso Sturla stratifica segni e materia alternando gesti lenti, carezzevoli, armoniosi con impeti ricchi di energia. È bello veder lavorare l’artista, come si fa trasportare dal gesto, dal colore, dalla suggestione, dall’intuizione.
La mostra prende il titolo “La farfalla e la rosa” perché molte opere esposte sono state ispirate da un omonimo racconto di Claudio Nembrini (anche se la rosa e la farfalla sono due simboli che spesso appaiono nelle opere di Sturla). Rico, il protagonista, ha tratti assimilabili a quelli di Luiso Sturla: la passione, la musica, l’amore per la notte e per il mare, per il femminile. Questo si traduce in immagini cariche di tonalità vibranti e nuove, un’esplosione di rossi, di gialli, di bianchi e di blu; il tutto a rappresentare ancora una volta il suo sensibile mondo onirico.
Inaugurazione: sabato 5 aprile, ore 17.00
Galleria Cristina Busi
via Martiri della Liberazione, 195/2, CHiavari
Orari: 10/12 – 16/19,30
chiuso l’intera giornata del lunedì
e la mattina del martedì
Ingresso libero