Gianfranco Notargiacomo. A cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti con la collaborazione di Sara De Chiara, Maria Elisa Giorgi e Alessandra Gattuso
Dopo essere stati accolti per due anni consecutivi al Chiostro del Bramante di Roma, I Martedi' Critici ritornano nella prestigiosa e suggestiva sede dell'Auditorium di Mecenate, grazie ancora una volta all'associazione culturale Iter - Percorsi di cultura che ne aveva favorito l'ingresso tre anni fa. Ospite del secondo appuntamento stagionale e' Gianfranco Notargiacomo (Roma, 1945). Dopo la laurea in Filosofia e il diploma all'Istituto d'Arte, Notargiacomo esordisce con la performance Gianfranco Notargiacomo for Mara Coccia Rome alla Galleria Arco D'Alibert a Roma nel 1969. Nel 1971 espone la celebre installazione Le nostre divergenze alla Galleria La Tartaruga. A meta' strada tra linguaggio scultoreo, pittura e operazione concettuale, l'installazione era composta da piu' di duecento omini di plastilina colorata che, dai vari spazi della galleria in cui erano disposti e orientati verso il suo ingresso, si rivolgevano agli spettatori. Dal 1973 Notargiacomo comincia a elaborare un personale linguaggio pittorico che, passando per gli Autoritratti presentati alla Galleria La Salita e la serie dei ritratti di filosofi esposta alla Galleria La Tartaruga, giunge all'astrazione. Nascono alla fine degli anni Settanta i Takete: grandi sculture dinamiche, dipinte ad acrilico su lamiera o legno, dalla forma aguzza, percorse da una linea spezzata che punta verso l'alto. Lo stesso segno vibrante si ritrova nei dipinti: bande azzurre, rosse o gialle attraversano e animano la superficie delle tele, trattenendo l'energia che le ha prodotte. Da allora, fino alla produzione piu' recente, la materia pittorica e' veicolo dell'impeto del gesto, che si trasmette alle linee e alle forme. Opening: martedi' 8 aprile 2014 alle ore 20.00, ingresso libero.