Resurrezione. Nella stanza buia, una videoproiezione rappresenta il momento luminoso dell'uscita del Cristo dal sepolcro. L'opera e' frutto di uno scatto fotografico.
a cura di Paolo Biscottini
la Sala dell’Arciconfraternita diventa il palcoscenico della “Resurrezione” di Christian Cremona: nella stanza buia, la videoproiezione dell’artista rappresenta il momento luminoso dell’uscita del Cristo dal sepolcro. L’opera è uno scatto fotografico realizzato con un tempo di esposizione lungo e in movimento.
L’artista prepara il suo set, una stanza con un unico punto di luce e un oggetto che ne è illuminato (in questo caso una tavoletta di legno), quindi scatta la fotografia in movimento, raccogliendo nello scatto il movimento luminoso. Il visitatore si ferma a osservare l’opera da un punto prefissato e diventa spettatore del progetto di Salvezza e vittoria sul male, la Resurrezione di Cristo dal sepolcro e la promessa all’uomo di vita eterna: un corpo vittorioso emerge dal sepolcro a braccia spalancate fra la polvere per ascendere al cielo. Il sepolcro crolla perchè fragile, fatto di terra, di materia che non può contenere una potenza tanto grande.
La ricerca di Christian Cremona (1985) trova le sue radici nelle sperimentazioni dei futuristi, ma supera il concetto di fotodinamismo: non rappresentazione, ma modellazione della realtà. La macchina fotografica, strumento di creazione e non di indagine, viene utilizzata per modellare la luce, così come lo scalpello viene utilizzato per modellare il marmo.
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Inaugurazione: giovedì 10 aprile, ore 18
Museo Diocesano
c.so Porta Ticinese 95 Milano
Orari di apertura del Museo: da martedì a domenica, 10.00-18.00 (la biglietteria chiude alle ore 17.30)
Chiuso lunedì
Ingresso:
Intero: € 8.00
Ridotto: € 5.00
Scolaresche: € 2.00
Martedì: 4 euro
Gruppi: (minimo 15 - massimo 25 persone) € 6.00