Alla fine, andra' tutto bene. Ha! Le opere, diverse da un punto di vista formale, sembrano convergere in un unico pensiero, riuscendo a creare legami, scambi e corrispondenze.
Il secondo appuntamento di questo ciclo di mostre si incentra sulle affinità e i legami esistenti nel lavoro delle due artiste. Le loro opere, molto diverse da un punto di vista formale, sembrano convergere in un unico pensiero, riuscendo a creare legami, scambi, corrispondenze.
Georgina Spengler, con grande padronanza del mezzo pittorico, riesce ad esplorare il territorio tra bellezza, paura e distruzione, incarnando con seduzione tracce di cataclismi. Le sue tele si aprono come dei portali: uno sguardo molto intimo e lento erode sommessamente ogni convinzione, smantella le difese.
Le gemme cosmiche di Myriam Laplante appaiono come organismi alieni, insoliti scandagli tesi a indagare, esprimere dubbi, porre domande, ma anche a offrire redenzione e possibile riscatto. Questa combinazione di tele e gemme provoca una reazione che singolarmente non sarebbe ottenibile: la loro sinergia offre l’unica certezza possibile.
Myriam Laplante è un artista canadese che vive e lavora in Italia dal 1985, in uno stato di dubbio permanente. Il suo lavoro è una parodia del mondo, assurda e cinica, malinconica e perturbante. Le sue performances, installazioni, sculture, fotografie e disegni sono stati estesamente presentati in spazi occupati, gallerie e musei in Europa, Nord America e in Asia. Sue opere sono presenti nelle collezioni di spazi pubblici prestigiosi come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il MACRO di Roma, nel Musée du Québec, e nel Musée National de la Photographie, (Ottawa, Canada) oltre che nelle maggiori collezioni private. Lavora con Il Ponte Contemporanea (Roma), Nuova Galleria Morone (Milano) e Galerie Donald Browne (Montréal).
Nata nel 1959 ad Atene, Grecia, Georgina Spengler ha compiuto la sua formazione alla Boston University School of Fine Arts ed alla Corcoran School of Art prima di trasferirsi in Italia. Ha esposto continuamente negli ultimi tre decenni, tra le sue recenti esposizioni si possono ricordare Second Edition, Leipzig Spinnerei; Paesaggi Nascosti,Galleria Napolinobilissima; The silent space between words, Temple University Gallery, Roma; Poetry and Paintings, Keats Shelley Museum, Roma. In questa occasione presenta un insieme di opere inedite.
Inaugurazione 11 aprile ore 18
Galleria Monty & Company
via della Madonna dei Monti, 69 Roma
apertura da martedi a sabato ore 16 - 20
Ingresso libero