Spazio Ophen Virtual Art Gallery
Salerno
via S. Calenda, 105/D
089 5648159 FAX 089 5648159
WEB
Virtual Underground
dal 11/4/2014 al 29/8/2014
17-20.30

Segnalato da

Sandro Bongiani




 
calendario eventi  :: 




11/4/2014

Virtual Underground

Spazio Ophen Virtual Art Gallery, Salerno

Collettiva internazionale dedicata all'anniversario del centenario di Gugliemo Achille Cavellini, con le opere di 73 artisti contemporanei internazionali.


comunicato stampa

a cura di Giovanni Bonanno

Artisti presenti a questa Rassegna Internazionale:
Gugliemo Achille Cavellini, Alexander Limarev, Picasso, Gaglione, Bruno Cassaglia, Vittore Baroni, Clemente Padin, Otto D. Sherman, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Gianni Romeo, Simon Warren, Carmela Corsitto, Ambassade d’Utopia, Rosa Gravino, Ptrzia Tictac, Anna Boschi, Carl Baker, Lancillotto Bellini, John M. Bennett, I Santini Del Prete, Giovanni Strada, Umberto Basso, Serse Luigetti, Mariano Filippetta, Anja Mattila-Tolvanen, Domenico Severino, Katerina Nikoltsou, Stathis Chrissicopulos, Patrizia Battaglia, Pedro Bericat, Silvana Alliri, Rosanna Veronesi, Claudio Romeo, Fausto Paci, Ciro Stajano, Antonio Moreno Garrido, Pier Roberto Bassi, Giovanni Bonanno, Francesco Aprile, Adriano Bonari, Jorge Valdes, Giancarlo Pucci, Valery Oisteanu, Judy Skolnick, Angela Caporaso, Maurizio Follin, Andreas Horn, Valentine Gabriella Gallo, Mark Herman, Mariano Bellarosa, Monica Rex, Fulgor C. Silvi, Lamberto Caravita, Andrea Bonanno, Francesco Mandrino, Roberto Scala, Giuseppe Iannicelli, Renata e Giovanni Stradada, D.C. Spaulding, Maria Teresa Cazzaro, Antonio De Marchi Gherini, Bernhard Uhrig, Alfonso Caccavale, Monica Michelotti, Piero Barducci, Ana Garcia, Petra Dzierzon, Antonio Baglivo, Bruno Chiarlone, Domenico Ferrara, Melisa Kaneshiro, Borderline Grafix, Maurizia Carantani.

Guglielmo Achille Cavellini a compimento del Centenario (1914-2014) aveva espresso il desiderio di attuare una sorta di celebrazione postuma come completamento di una sua importante operazione artistica incentrata sull’Autostoricizzazione”. Per tale importante occasione sono stati invitati 73 artisti internazionali di diverse nazionalità a condividere tale particolare evento. Per diversi decenni GAC in Italia è stato osteggiato come “un ricco eccentrico in vena di esibizionismo”, non compreso perché ritenuto soltanto un importante collezionista d’arte contemporanea e di conseguenza collocato dalla critica ufficiale nel completo isolamento.

A partire dal 1970, aveva per la prima volta tentato a “scardinare” il sistema ufficiale dell’arte e di far sentire la propria voce attuando appropriate “interferenze” all’interno del sistema proponendo la sua presenza come autentico momento creativo. L’arte, dopo essere stata relegata per molto tempo al chiuso delle idee, con l’autostoricizzazione” del 1971 di GAC diveniva liberazione, apertura delle frontiere culturali, arte che si integrava nella vita. Inoltre, condividendo e abbracciando contemporaneamente più campi di ricerca trasversali e alternativi alle proposte della cultura ufficiale; dalla pittura alla poesia visiva, dall’arte di comportamento alla Body Art si collocava autonomamente ai margini di un sistema, in una zona franca, in una periferia di confine praticabile, smantellando in un solo colpo una prassi tradizionale che preferiva la produzione ripetitiva dell’artista ben identificabile al completo servizio del mercato dell’arte.

Quindi, una pratica che faceva a meno del mercato e delle sue ferree regole imposte da un sistema “occulto e arrogante” che di fatto tiene in ostaggio l’artista e di conseguenza reprime la produzione artistica e la creatività. Artista per certi versi difficilmente classificabile per le diverse pratiche utilizzate, ma sicuramente protagonista del superamento trasversale di una logica tradizionale. Oggi, a distanza di qualche decennio di attesa e di riflessione Guglielmo Achille Cavellini appare un personaggio geniale e poliedrico. Ha vissuto l'arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino al 1990, anno della sua morte, come battitore libero, diceva: “preferisco vivere la mia avventura, proiettata nel futuro, piuttosto di dovermi impantanare nell’intricata giungla dell’arte”, da artista non condizionato da schemi e imposizioni. Non è stata una questione di semplice eleganza o puro stile ma di una lucida operazione illuminata che ha evidenziato e messo in luce i problemi e le contraddizioni di un sistema culturale che non lascia niente al caso e che quasi sempre tratta l’opera e l’artista come mera merce di scambio.

BREVE BIOGRAFIA di GUGLIEMO ACHILLE CAVELLINI (GAC)
GAC (Guglielmo Achille Cavellini) è stato un importante studioso e collezionista dell'arte astratta europea. Dalla metà degli Anni '40 esordisce con disegni e ritratti. Nel '60, si dedica invece alla sperimentazione: alcuni esempi del suo lavoro sono spesso legati a citazioni, vere e proprie elaborazioni di celebri opere che ne fanno un autentico attore nella messa in scena dell'arte. GAC mette in pratica la sua teoria dell'autostoricizzazione: il fare da sé nel costruirsi attorno l'alone del successo, mettendo in disparte i processi canonici che il sistema utilizza a tale scopo. Non è un atto di megalomane autorappresentazione, bensì l'innescarsi di una procedura alternativa: una rivoluzione all'interno della comunicazione artistica. Andy Warhol si mette a ritrarre Cavellini, e il geniaccio GAC rende omaggio a Andy con il francobollo "Le Marilyn di Warhol" (1984). L’utilizzo dei materiali di recupero (negli oggetti assemblati, negli intarsi in legno, nei carboni), è lo strumento del suo operare. Nascono i Teatrini e i francobolli d’artista attraverso i quali viene reso omaggio ai geni della pittura: Picasso, Lèger, Matisse, Braque e nasce, anche, l’amore per la Mail Art, movimento libero e democratico che permette a GAC di avere contatti e confronti importanti con tanti artisti sparsi su tutto il pianeta.

Inaugurazione: sabato 12 aprile, ore 18

Spazio Ophen Virtual Art Gallery
Via S. Calenda, 105/D - Salerno
Aperto tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.30
Ingresso libero

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