Palazzo Isimbardi
Milano
corso Monforte, 35
02 77406379
WEB
Alberto Schiavi
dal 27/4/2014 al 8/5/2014
lun-ven 10-18

Segnalato da

Pinuccia Merisio



approfondimenti

Alberto Schiavi



 
calendario eventi  :: 




27/4/2014

Alberto Schiavi

Palazzo Isimbardi, Milano

La pelle dell'anima. Il linguaggio trasforma il colore in polvere luminosa, la luce dissolve gli elementi del quadro. Attraverso una tecnica personale, arnesi tradizionali e supporti particolari.


comunicato stampa

La forma estetica del linguaggio pittorico di Alberto Schiavi è congeniale ad un contenuto spirituale. Il linguaggio che trasforma minime quantità di colore in polvere luminosa dove la luce da vita e dissolve gli elementi del quadro. Attraverso una tecnica personale, arnesi tradizionali e con supporti particolari, realizza la filtrazione dell’immagine. Essa diventa incorporea, levitante e fluttuante e soprattutto spirituale. Andare dentro, aldilà del quadro.

Il risultato è ottenuto solo con l’elaborazione manuale del colore senza ricorrere a marchingegni strani o programmi elettronici.
Nella mano c’è tutta l’esperienza della storia creativa del pittore, c’è l’impronta interiore e nella metamorfosi del colore si può trovare il DNA. In un tale processo c’è tutto un discorso che non dà adito a improvvisazioni.

Oltre 50 anni di ricerca pittorica, 46 esposizioni personali di cui diciotto a tema sacro. Opere presenti in 49 tra musei, fondazioni, basiliche, monasteri ed istituti italiani di cultura, uno dei quali a New York.
Ha illustrato: “I Promessi Sposi” (E.Tadini), “La Divina Commedia” (G.R. Sarolli), “Parole nel vento” (M.Corgnati). Temi personali: “Il Cristo delle foibe”, Via Crucis Aniconica e Biblica. Ha inventato la “Pittura Virtuale”.

"Qual è una delle caratteristiche più affascinanti della pittura? L'evocazione. Da sempre, pur nel succedersi e nel mutarsi degli stili e dei tempi, l'evocazione della realtà e della natura, attraverso l'invenzione, è l'espressione più suggestiva dell'arte e della pittura. Ancor più forte - osservano il Presidente e il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano - se, come nel caso di Alberto Schiavi, la pittura evoca il sacro e l'ultraterreno, come fa ogni artista che si cimenta col linguaggio della Commedia dantesca. Si tratta quindi di un'Arte che evoca, trasmette, rimanda, conferisce sostanza e contenuto alla tela. Un'arte e una pittura che formulano domande, che interrogano. Esiste pertanto una pelle materiale, ma anche una pelle più immateriale e che rimanda a una concezione spirituale, dell'arte e della vita. Ed è l'arte di Alberto Schiavi, che proporremo a Palazzo Isimbardi".

Hanno scritto di Alberto Schiavi

Emilio Tadini :
Una struttura ricca, articolata. Una struttura che si regge. Una struttura che, mostrandosi, funziona. Ma la cosa più affascinante è che la struttura che si da’ in questi dipinti è tutta fatta di trasparenze, di corpi d’aria, di luce, di colore. E, allora, questa pittura è come se mettesse in scena, di continuo, la rappresentazione di una metamorfosi. La metamorfosi attraverso la quale una serie di elementi che ci fanno pensare all’immateriale si trasformano in un corpo organico.
Ci fanno venire in mente, questi dipinti, la sostanza della musica.

Donatella Bisutti :
la sua pittura ha affrontato la contraddizione, il paradosso, la dimensione del meraviglioso e del sublime, dell’incubo e del sogno, lasciando dietro di sé i frammenti di un mondo usuale, per scoprire un altro celato dietro il velo, e avvicinandosi così, attraverso la libertà creativa più totale, all’affermazione dell’esistenza del Mistero. Mistero di cui la Bellezza è rivelazione. Questa pittura che non è né pittura realistica, né pittura astratta, non è neppure pittura simbolica, che faccia nascere il simbolo da una forma che riveste un’idea per cercare di renderla comprensibile: potremmo piuttosto definirla una pittura mitica. E non perché voglia avere precisi contenuti mitici, ma perché affronta l’essenza del Mito, e cioè quell’oscura valenza vitale che il Mito adombra. La pittura di Schiavi non vuole in alcun modo decifrare il Mistero, ma solo entrare in contatto con quel nucleo primigenio, indefinito e indefinibile, che ingloba e inghiotte la Natura, noi stessi, il Cosmo …

Gabriella Cinti :
Alberto Schiavi dipinge il lato interno della luce, le pieghe più segrete del sogno, il fluire cangiante dell’essere. Ci offre la speranza del costante divenire, in petali fluttuanti di colore. La natura eteria dell’intima sostanza dell’uomo e dell’universo danza davanti ai nostri occhi nella visione interiore, una vera “theoria” – quella a cui Alberto Schiavi ci chiama. Di fronte alle sue opere ci si trova letteralmente a “con-templare”, ad entrare nella ammirazione misterica e quasi oracolare di un templum, santuario celeste, in cui abitano le figure dell’artista e che costituisce la vera dimora della sua anima.

Martina Corgnati:
“Le soluzioni di Schiavi possono sconfinare in un purissimo territorio d’evocazione, in un gioco di spazi e di sospensioni senza limiti di natura e credibilità; appare strutturarsi intorno a forme simboliche, fibre annodate e torsioni di segni e di cose….

Per informazioni :
Provincia di Milano, tel. 02 7740.4453/4454, www.provincia.milano.it

Ufficio stampa:
Provincia di Milano/Cultura, tel.02774063.58/59
p.merisio@provincia.milano.it; m.piccardi@provincia.milano.it
Addetto stampa Assessore, tel. 02/77406386 - f.provera@provincia.milano.it

Inaugurazione lunedì 28 aprile 2014, alle ore 18.30
Intervengono: Donatella Bisutti, poetessa e Luca Frigerio, scrittore

Palazzo Isimbardi - Sala Affreschi
Corso Monforte 35 - Milano
Orari: dal lunedì al venerdì 10.00-18.00
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [57]
Elisabetta Lattanzio Illy
dal 5/6/2015 al 20/6/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede