Ante Materiam. Sculture "dai misteriosi meccanismi roteanti nell'infinito, alle scabre geometrie destinate a rappresentare l'ossatura delle cose".
a cura di Catia Monacelli ed Elisa Polidori
Un’altra, importante tappa dunque scandisce la ricerca artistica ed esistenziale di Andrea Cagnetti in arte Akelo.
La mostra “Ante Materiam” cala il visitatore in una rarefatta dimensione cosmica, pulsante di vibrazioni potentissime, che lentamente ma inesorabilmente, si trasformano in un incandescente magma. Da questa materia primordiale si distaccano minuscole particelle, come sospinte da un’intima necessità. O forse misteriose, minuscole meteore di energia, alla ricerca di nuove collocazioni spaziali, armoniose e leggere.
Particelle che, dopo lungo vagare, danno vita a realtà sempre più complesse. Si proiettano - roteando con magica danza - in ogni dimensione, librandosi ora verso l’alto con slancio improvviso, ora sondando inedite profondità tridimensionali. Tutte diverse, eppur percorse dallo stesso sottile soffio della creazione e della vita, cariche di rimandi alle stringenti regole di divina razionalità che governano il tutto. In questo scenario, dove tutto è possibile, si inserisce il piglio visionario dell’artista, che prima “contempla” i movimenti all’apparenza incongruenti della materia, per poi imprimere loro nuove direzioni.
Ed ecco le particelle dare forma e spessore alle sculture di Akelo: dai misteriosi meccanismi roteanti nell’infinito, alle scabre geometrie destinate a rappresentare “l’ossatura” delle cose, fino ai primi abbozzi di profili umani che popoleranno il mondo. Da sempre dedito a una vita riservata, nel suo paese d’origine, Corchiano, non lontano da Roma, Akelo si è concentrato fin da giovanissimo, sullo studio dei testi alchemici e delle fonti letterarie greche e latine tradizionali, riservando particolare attenzione ai trattati di metallurgia, oreficeria, lavorazione delle pietre e della ceramica. Studi e sperimentazioni che avrebbero portato questo artista geniale - cresciuto in terra etrusca, ma con una fantasia proiettata verso il nuovo millennio - a creare un Corpus di opere, composto da gioielli e sculture, davvero unico.
Inaugurazione 2 Maggio ore 17:00
Museo Diocesano
via Federico Da Montefeltro, 1 Gubbio
Giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.30 -17