Percezione. In esposizione installazioni a parete realizzate con materiali plastici colorati e pittura, in una costante sovrapposizione di elementi.
Percezione è la mostra personale di Ivelisse Jiménez, artista portoricana vincitrice assoluta del premio Arte Laguna 2013.
Ivelisse Jiménez espone una decina di opere realizzate appositamente per questa esposizione. Si tratta di installazioni a parete realizzate con materiali plastici colorati e pittura, in una costante sovrapposizione di elementi. Jiménez conduce da anni una rigorosa ricerca che abbiamo qui voluto sintetizzare proprio con il titolo della mostra: PERCEZIONE. Infatti con il termine percezione siamo soliti indicare quel processo della nostra psiche che opera una sintesi dei dati sensoriali per dare forma a un significato. In questa esposizione i materiali, le geometrie, il gesto e la teatralità formano una superficie che unisce l’elemento fisico e quello mentale evocando elementi trasformabili e deformabili. Banali materiali industriali a cui eravamo indifferenti risultano così seducenti alla nostra percezione.
“Uso la pittura come punto di partenza per realizzare opere che esprimono i concetti di simultaneità e contraddizione. Attraverso gli oggetti, le immagini e i materiali che compongono le mie opere mi interrogo sulla gerarchia della compresenza.
Il lavoro è costituito da una struttura creata da diversi elementi in parte coperti da un velo di acetato o plastica. Questa sorta di schermo è attraente e protettiva nello stesso tempo e impedisce allo spettatore di vedere frontalmente ciò che sta dietro. Il pannello di acetato crea un annebbiamento che unifica tutti gli elementi sottostanti che riusciamo comunque a vedere nella loro singolarità irriducibile e coesistente. La percezione dell’immagine risulta essere relativa e diversa a seconda della posizione del nostro sguardo. L’opera ci obbliga a ricercare più punti di vista. Le immagini d’insieme slittano costantemente dall’integrazione alla disintegrazione. Questo continuo mutamento fa riferimento alle decisioni continue che deve prendere il nostro corpo con la nostra mente per definire ciò che è presente. Il mio interesse sta proprio nella coesistenza delle strutture, come succede nel linguaggio. Questo atto di sincronizzazione è in fondo una metafora sulla inconsistenza dell’equilibrio tra i fattori che determinano la produzione di un significato.” Ivelisse Jiménez
Ivelisse Jiménez (1966) vive e lavora a San Juan, Porto Rico e a New York. Ha ottenuto il Master of Fine Art all’università di New York nel 1999 e il Bachelor of Arts all’Università di Porto Rico. Attualmente è capo del dipartimento di pittura alla Scuola di Arti Plastiche di Porto Rico ed è assistente all’Università di Porto Rico.
Tra le sue esposizioni ricordiamo: Museo del Barrio, New York City, Museo di Arte Contemporanea, Porto Rico, Arco Project Room, Madrid Biennale di Praga.
Ha esposto in Belgio, Germania, Danimarca, Messico, Cuba e Italia. Ha partecipato a diverse fiere tra cui Art Basel a Miami e a Basilea, Artissima a Torino, Art Brussel, Art Chicago, Scope NYC, Pulse NYC/Miami, MACO Mexico. Le sue opere sono state acquisite in diverse collezioni a Porto Rico, in Germania, Danimarca, Spagna, Italia, USA. Tre i premi: Riconoscimento della commissione artistica del governo di Porto Rico per la realizzazione dell’opera alla biblioteca pubblica di Barranquitas,
Premio Joan Mitchell, Residenza Art Omi Internationale e Premio Arte Laguna 2013. Pubblicazioni su: Bomb magazine, Art in America, 80 grades, Art Premium, Artes, Art Nexxus.
Inaugurazione 8 maggio ore 18.30
Palazzo Bissari
corso Palladio, 36 Vicenza
mar-sab 15.30-19.30 o su appuntamento
Ingresso libero