Andrea Mantegna,
Giovanni Bellini
Giovanni Antonio Boltraffio
Giovan Battista Moroni
Raffaello Sanzio
Giacomo Ceruti
Giacomo Trecourt
Anthonis Mor
Giuseppe Maria Crespi
Pitocchetto
Francesco Arrighi
Guglielmo Lochis
Giovanni Bellini
Un percorso tra Rinascimento e Ottocento. L'esposizione si apre con la grande stagione del Rinascimento veneto e lombardo con esponenti come Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Giovan Battista Moroni; si sofferma su opere come il San Sebastiano di Raffaello Sanzio e si chiude sui ritratti di Giacomo Trecourt.
In vista della riapertura dell’Accademia Carrara un doppio progetto espositivo a Bergamo, da metà maggio a fine luglio 2014, presso GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea: un percorso tra Rinascimento e Ottocento mostra alcuni capolavori restaurati, parte della Collezione, da Mantegna, Bellini, Raffaello a Moroni e Ceruti, alcuni dei quali posti in dialogo con opere provenienti dalle più importanti collezioni d’Italia: dagli Uffizi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna in anteprima una sezione dedicata al prossimo allestimento dell’Accademia Carrara, insieme a una documentazione multimediale che racconta il nuovo ordinamento e affascina il visitatore descrivendo il lavoro di questi ultimi anni.
Riscoprire La Carrara segna una tappa fondamentale del percorso che porterà l’Accademia alla riapertura e offre al pubblico l’opportunità di entrare in contatto con capolavori restaurati e con l’emozione del nuovo allestimento. Riscoprire La Carrara rappresenta un viaggio affascinante tra alcune opere dal Rinascimento all’Ottocento italiano e un momento di quieta riflessione sul metodo e sul senso del lavoro museale, a servizio di una tradizione che merita, oggi più che mai, di essere valorizzata e protetta.
Un percorso tra Rinascimento e Ottocento: 33 opere tra capolavori della collezione dell’Accademia Carrara e dipinti provenienti da importati istituzioni museali d’Italia, posti in dialogo, raccontano e documentano cinque secoli di storia dell’arte.
Il percorso si apre con la grande stagione del Rinascimento veneto e lombardo grazie ad Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Giovanni Antonio Boltraffio e Giovan Battista Moroni; si sofferma su capolavori riconosciuti come il San Sebastiano del giovane Raffaello Sanzio, tocca l’umana realtà di Giacomo Ceruti e si chiude sui ritratti di Giacomo Trécourt, allievo dell’Accademia nel corso dell’Ottocento.
Per celebrare e valorizzare l’importanza del patrimonio della Carrara, anche grazie agli ultimi restauri, alcune opere in mostra sono state affiancate a “opere ospiti” provenienti dalle più importanti collezioni italiane: il posto d’onore è assegnato a Raffaello presentato grazie al confronto tra il San Sebastiano dell’Accademia Carrara e il Cristo benedicente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia; si prosegue con il commovente accostamento della Madonna col Bambino del Mantegna insieme a quella di Vincenzo Foppa dal Museo Poldi Pezzoli di Milano; la Madonna del latte del Boltraffio è proposta vicino al Ritratto di gentiluomo dagli Uffizi di Firenze; raffinato e istruttivo l’accostamento tra la Gentildonna con il libro di Giovan Battista Moroni e il Ritratto di Alessandro Farnese opera di Anthonis Mor dalla Galleria Nazionale di Parma; la “Pittura della realtà” è documentata dalla Scena di cortile di Giuseppe Maria Crespi dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna posta accanto alla Giovanetta con ventaglio del Pitocchetto; interessante il confronto tra il ritratto della Carrara di Giacomo Trécourt con i due ritratti dai Musei Civici di Pavia del medesimo artista; infine la Statua reliquiario di Santa Palazia di Francesco Arrighi, uno dei pezzi più preziosi della collezione Zeri donata all'Accademia Carrara è presentata accanto al Braccio reliquiario di San Paolino della Cattedrale di Senigallia. Le “opere ospiti”, scelte in relazione con i capolavori della Collezione, sono un omaggio alla nuova Carrara e un modo per documentare la rete di rapporti che legano il suo prezioso e unico patrimonio alle tante e prestigiose raccolte italiane.
Il restauro di una parte significativa delle opere in mostra è stato reso possibile dal supporto del Rotary Bergamo Sud: un impegno carico di senso di responsabilità che ha garantito interventi conservativi sulle opere del Quattrocento della raccolta di Guglielmo Lochis (1789 -1859), tra le quali spiccano la Madonna col Bambino di Carlo Crivelli e il Ritratto di giovane di Giovanni Bellini.
La sezione dedicata al nuovo allestimento dell’Accademia Carrara presenta in anteprima un saggio del nuovo allestimento del museo e racconta con un video la simulazione della visita della nuova Collezione e con fotografie e documenti le fasi conclusive dei lavori dedicati alla riapertura della monumentale sede neoclassica. Una possibilità per il visitatore di comprendere la complessità e apprezzare i tanti livelli tecnici e percettivi che contribuiscono a definire, nell’ambiente, il carattere e il timbro dell’esperienza museale.
Fondata nel 1796 dal conte Giacomo Carrara e arricchita in oltre duecento anni di storia dai lasciti di grandi conoscitori come Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli e in tempi più recenti Federico Zeri, l’Accademia Carrara è memoria e simbolo del collezionismo italiano che ha preservato capolavori assoluti della storia dell’arte, testimonianze dei secoli compresi tra il XV e il XIX di artisti quali Pisanello, Botticelli, Giovanni Bellini, Mantegna, Raffaello, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio.
Lungo tutto il percorso della mostra, una parte importante di RISCOPRIRE LA CARRARA è stata riservata alla sezione didattica che, grazie anche a strumenti audiovisivi, consente al pubblico di apprezzare in maniera più consapevole le opere restaurate e la restituzione delle antiche cornici e di avere un punto di osservazione sul complesso lavoro “dietro le quinte” che i conservatori del museo hanno dedicato alla nuova immagine delle collezioni.
Ufficio Stampa Adicorbetta: press@adicorbetta.org, 02 89053149
Conferenza stampa: martedì 13 maggio 2014 ore 12.00
Inaugurazione: martedì 13 maggio 2014 ore 18.30
GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
via San Tomaso 53, Bergamo
Da martedì a domenica, ore 10 - 13 e 15 - 19
Intero 5, ridotto 4