Vita segreta delle piante. I suoi dipinti sembrano contenere gli elementi di un messaggio subliminale, quasi un rebus codificato nel formato rettangolare di un monitor o nello schermo di un computer.
I dipinti di Guido Bagini sembrano contenere gli elementi di un messaggio subliminale, quasi un rebus codificato nel formato rettangolare di un monitor o nello schermo di un computer.
Tale messaggio viene rilasciato dalla giustapposizione di immagini di strutture architettoniche, scorci con piscine ed elementi di design misti a scarni elementi botanici, perlopiù aggiunti come ambientazioni degli edifici nello stile dei rendering progettuali.
La vegetazione, elemento non determinante in precedenza, in questa nuova fase sembra invece divenire un dettaglio importante al quale l'artista intende dedicare un rinnovato interesse.
Le scene rappresentate da Guido Bagini sottintendono la presenza di un "Private Eye" che assiste ad un fermo-immagine contenente particolari incongrui.
Siamo noi gli spettatori di queste composizioni animate da una vita segreta, oppure qualcuno attraverso esse ci sta osservando?
L'artista infatti frammenta l'immagine in porzioni che complicano ulteriormente la percezione unitaria del soggetto, confondendo le soglie tra una realtà in cui non appare essere umano o animale e il limite oltre il quale, prevedibilmente, la realtà viene ordinata e compiuta.
Ad enfatizzare ulteriormente la sensazione di sospensione temporale e appannamento delle realtà sovrapposte, Guido Bagini utilizza ora, oltre ai consueti materiali (Cartoncino incollato su Dibond) delle tavole di zinco riflettenti incise con l'acido.
Inaugurazione 15 maggio ore 19
The Flat - Massimo Carasi
via Frisi, 3 Milano
mar-sab 14-19.30 o su appuntamento
ingresso libero