Evento inaugurale dell'attivita' espositiva della Fondazione, la mostra e' il primo appuntamento di un progetto interamente dedicato alla scena emergente. Dopo una residenza 4 giovani artisti realizzano un'opera corale.
a cura di Daniela Bigi
La Fondazione per l'Arte inaugura il 3 giugno alle ore 19,00 il
proprio spazio espositivo al Mandrione con la mostra Ah, si va a Oriente!, frutto della residenza/cantiere di tre settimane di quattro
giovani artisti, GIUSEPPE BUZZOTTA, GIANLUCA CONCIALDI, ANDREA KVAS, VINCENZO SCHILLACI.
Evento inaugurale dell'attività espositiva della Fondazione, la mostra
rappresenta il primo appuntamento di un progetto, ideato e curato da
Daniela Bigi, interamente dedicato alla scena emergente, della quale
si intende restituire la dimensione di pensiero, la ricerca
espressiva, i percorsi di approfondimento.
Pensato come una piattaforma di confronto costruita intorno alla
condivisione del luogo e del tempo del lavoro, il progetto prevede la
realizzazione corale e contestuale di una mostra nello spazio che gli
artisti, durante la residenza, utilizzano come studio, un grande
capannone situato nella zona artigianale di una delle più note
periferie storiche romane.
Nei giorni di residenza il cantiere/studio viene vissuto come luogo di
lavoro, di ricerca, di scambio, ma anche come spazio di incontro
informale con le tante figure che animano il mondo dell’arte
cittadino, nazionale ed europeo. Artisti, curatori, collezionisti,
galleristi, direttori di musei riviste e fondazioni, prendono parte
attiva a questo percorso di verifica in cui il tempo condiviso e le
problematiche del fare rappresentano il collante ma anche il motore di
un processo che oltre che produttivo ed espositivo vuole essere di
messa a fuoco di contenuti e modalità.
Il titolo della residenza e della mostra, Ah, si va a Oriente!, è una
libera citazione di un verso contenuto nella poesia L’uomo di Bandung
di Pier Paolo Pasolini, una sorta di viaggio fisico e mentale che
inizia con un invito a fuggire a Oriente e che si traduce poi in una
gita in macchina nella periferia romana. Quel “Ah, fuggiamo a
Oriente!” era l’esortazione di Pasolini ad esplorare una dimensione di
alterità psicogeografica che per estensione poteva comprendere anche
un certo modo di leggere quella periferia. Una serie di considerazioni
implicite in quell’invito, lette sotto una luce differente,
rappresentano un sottotesto per il lavoro che si svolge al Mandrione.
La Fondazione per l’Arte, che per due anni ha lavorato a sostegno dei
giovani artisti con iniziative di vario genere, dà avvio con questo
progetto ad una attività di ricerca e di produzione che vedrà nello
spazio del Mandrione la sua sede privilegiata, in un dialogo costante
con analoghe realtà nazionali ed europee.
Inaugurazione 3 Giugno ore 19
Fondazione per l’Arte
via del Mandrione, 105 – Roma