Due mostre parallele di due grandi artisti degli anni '50 e '60. Di Gnoli, sono in mostra oltre 220 opere che ripercorrono la sua produzione: dai disegni, alle scenografie e bozzetti teatrali, alle numerose illustrazioni per riviste, dai primi dipinti alle rare sperimentazioni astratte di fine anni '50, dalla serie di sculture eseguite nel 1968 ai piu' noti dipinti degli anni 1966-69. Di Lo Savio, esposte oltre 50 opere appartenenti a tutte le fasi della sua breve carriera: i lavori astratti dei primi anni, alcuni esempi di Spazio-luce, Filtri, Metalli, Articolazione Totale, i modelli architettonici d'unita' abitative degli ultimi anni e numerosi documenti inediti.
Il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci inaugura dopo la riapertura
il suo secondo grande appuntamento nelle sale espositive con due mostre
parallele che presentano il lavoro di due grandi artisti italiani degli anni
Cinquanta e Sessanta: Domenico Gnoli e Francesco Lo Savio. Le esposizioni, l
'una curata da Stefano Pezzato e Daniel Soutif, l'altra da Bruno Corà ,
costituiranno le più grandi retrospettive italiane degli ultimi anni a loro
dedicate.
Il motivo sostanziale che ha portato a questa scelta è stato lo
straordinario percorso di Gnoli e Lo Savio, appartenenti alla stessa
generazione e assimilabili per la loro assoluta individualità ma antitetici
per le caratteristiche specifiche delle loro produzioni.
A questo proposito, il direttore del Centro, Daniel Soutif, sottolinea come
''la dialettica tra queste due originali figure di altissimo livello non
inscrivibili a nessuna corrente nazionale ed internazionale, sia un'
ulteriore testimonianza della creatività italiana.''
Di Domenico Gnoli, saranno in mostra oltre 220 opere che ripercorreranno
tutte le fasi della sua produzione: dai disegni, di cui molti inediti, alle
scenografie e bozzetti teatrali, alle numerose illustrazioni per riviste,
dai primi dipinti alle rare sperimentazioni astratte di fine anni '50, dalla
serie di sculture eseguite nel 1968 ai più noti dipinti degli anni 1966-69.
Sarà inoltre riunito, dopo la mostra di Madrid del 1990, il dittico dipinto
nel '67 composto dai due piccolissimi e preziosi Giuditta e Oloferne e Split
Personality.
Il catalogo, pubblicato dal Centro, conterrà saggi critici di Daniel Soutif,
Stefano Pezzato, Marco Bazzini e una biografia di Claudio Zambianchi.
Di Francesco Lo Savio, saranno esposte oltre 50 opere appartenenti a tutte
le fasi della sua breve carriera: i lavori astratti dei primi anni, alcuni
esempi di Spazio-luce, Filtri, Metalli, Articolazione Totale, i modelli
architettonici d'unità abitative degli ultimi anni e, infine, numerosi
documenti inediti (fotografie, scritti e progetti) che permetteranno per la
prima volta di avere una visione completa della carriera di questo artista
che, lo ricordiamo, ispirò il lavoro dei minimalisti americani, tra i quali
Richard Serra che gli dedicò un'opera dopo aver conosciuto il suo lavoro
alla Galleria La Salita di Roma.
Questa retrospettiva, che riunirà più della metà dell'opera completa dell'
artista, sarà anche l'occasione per realizzare dopo molti anni una nuova
campagna fotografica che darà vita ad un catalogo con materiale iconografico
aggiornato che, per questa ragione, sarà pubblicato dopo l'inaugurazione
della mostra e conterrà , tra gli altri, anche un saggio introduttivo di
Bruno Corà , un testo critico di Udo Kultermann e una biografia di Silvia
Lucchesi.
Lounge: Massimo Bartolini
A cura di Stefano Pezzato
Al piano terra un ambiente appositamente ideato dall'artista Massimo Bartolini. Fino al 20 giugno 2004
La Collezione permanente:
Opere storiche
Artisti toscani
A cura di Samuel-Fuyumi Namioka
Alla Collezione permanente del Centro sono dedicate due mostre: Opere storiche e Artisti toscani, che si tengono nella sede attuale e nel nuovo spazio sotto il teatro.
La prima propone una selezione di opere che ripercorrono la storia espositiva del Centro dalla sua nascita ad oggi, realizzate da: Marco Bagnoli, Alighiero Boetti, Enzo Cucchi, Svetlana Kopystiansky, Jannis Kounellis, Mario Merz, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori e Gilberto Zorio.
Esposti anche due lavori di Piero Gilardi e Maurizio Nannucci da poco entrate a far parte della Collezione del Centro.
La seconda mostra rende omaggio, con un progetto triennale, al lavoro degli artisti toscani presenti in Collezione. Questo primo appuntamento è dedicato a coloro che furono definiti ai loro esordi, alla fine degli anni Ottanta, ''neominimalisti'': Antonio Catelani, Daniela De Lorenzo, Carlo Guaita. Le opere di questi artisti sono accompagnate dalle foto documentaristiche di Carlo Fei.
Fino al 1 agosto 2004 (Spazio collezione) e al 7 marzo 2004 (Sotto teatro)
Immagine: Immagine: Francesco Lo Savio, Maison au soleil II, 1962. Cartoncino, plexiglass, sabbia /9 x 23 x 26 cm. Galleria Christian Stein, Milano
21 febbraio: Anteprima per la stampa dalle ore 10.00 alle ore 15.00
Inaugurazione dalle ore 17.00 alle ore 20.00
La retrospettiva su Francesco Lo Savio e' prorogata fino al 31 maggio
Ufficio Stampa: Ku.ra, Rosi Fontana - t. 050-9711343 fax 050-9711317
Ivan Aiazzi, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci - t. 0574 531828
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