Gesti ancestrali e forme attuali. La riscoperta dell'uomo e della figura umana in opere realizzate con indumenti di ogni genere assemblati e piegati lasciando in eredita' un segno ludico e filosofico: il nodo.
a cura di Martha Canfield e Antonella Ciabatti
Jorge Eielson (Lima 1924-Milano 2006) non è stato solo uno dei più grandi
artisti peruviani contemporanei e uno dei più importanti dell’America Latina
(le sue opere sono esposte in alcuni dei musei e delle collezioni più
importanti del mondo, dal MoMA alle collezioni Rockefeller, Rothschild,
Pompidou), ma è stato anche l’unico esempio di artista “integrale” che è
riuscito ad eccellere in campi diversi: l'arte, la letteratura, il
collezionismo.
Vissuto in Italia dal 1950 fino alla sua morte, Eielson , ha frequentato
alcune delle personalità più rilevanti dell’arte contemporanea
internazionale quali Fontana, Burri, Dorazio, Hains, Rotella, Beuys, Buren,
Noland, Venet, partecipando al fermento culturale dell'epoca. Esplorare
tuttavia le sue remote radici americane attraverso la materia, nella serie
astratta dei “Paesaggi infiniti della costa del Perù”, conduce Eielson,
verso il 1960, alla riscoperta dell'uomo e della figura umana, che viene
allusa nella serie di opere realizzate con gli indumenti: camicie,
blue-jeans, reggiseni, guanti, calze di nylon, vestiti di ogni genere,
vengono assemblati, piegati, bruciati, torti e infine annodati, lasciando in
eredità un segno caratteristico, insieme ancestrale e nuovo, ludico e
filosofico: il nodo.
Risale al 1963 il suo primo, vero nodo, o 'quipus', che collega idealmente
la cultura dei popoli precolombiani alla sua vicenda artistica, svoltasi in
perfetto tempismo con gli sviluppi delle avanguardie del dopoguerra. La tela
annodata sul telaio genera una tensione plastica che è la perfetta sintesi
culturale, simbolica e magica di tutta la sua opera. La natura archetipica
del quipus ha colpito l'immaginazione del suo autore, che ne ha fatto un
nucleo semantico ed estetico con svariati significati personali e storici.
La mostra, che comprende una ventina di opere che illustrano l'intero
percorso di Eielson, si terrà negli spazi espositivi della Fondazione Robert Kennedy a Firenze
e sarà inaugurata dal Premio Nobel Mario Vargas Llosa, in qualità di
Direttore del Comitato Scientifico del Centro Studi Jorge Eielson.
L’esposizione sarà in parte replicata a Lima, presso la Casa de la
Literatura Peruana, nel mese di dicembre 2014, in contemporanea con un
convegno internazionale dedicato a Eielson, nel novantesimo anniversario
della nascita.
(Presidente e Vicepresidente del Centro Studi Jorge Eielson)
in collaborazione con Archivio Eielson Saronno
Per tutta la durata dell’esposizione, l’Associazione Caduta Libri propone a piccoli gruppi di bambini tra i 4 e gli 8 anni una visita con attività di laboratorio per avvicinare i bambini al mondo dell’arte contemporanea attraverso una lettura autobiografica dell’opera d’arte.
Contatti:
Centro Studi Jorge Eielson
Andrea Spadola info@centroeielson.com
RFK Center Europe
Valeria D’Agostino Europepress@rfkcenter.org
Caduta Libri
Laura Del Conte 3479053530 cadutalibri@gmail.com
La mostra sarà inaugurata il 4 giugno alle ore 18
Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights
LE MURATE via Ghibellina, 12/A Firenze
Orario di apertura della mostra: Dal Lunedì al Sabato, dalle 17.00 alle 23.00
Ingresso libero