Fondazione Giorgio Cini
Venezia
Isola di San Giorgio Maggiore
041 5289900 FAX 041 5238540
WEB
Ilha de Sao Jorge
dal 4/6/2014 al 5/7/2014
lun - dom 14-19

Segnalato da

Ufficio Stampa Beyond Entropy




 
calendario eventi  :: 




4/6/2014

Ilha de Sao Jorge

Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Una serie di cortometraggi che documentano come la modernita' sia stata assorbita nelle 5 Repubbliche africane di lingua portoghese. La proiezione dei video di diversi autori trasforma San Giorgio in un'isola extraterritoriale.


comunicato stampa

Artisti:
Suleimane Biai + Filipa César, Filipe Branquinho + Tiago Correia-Paulo + Rui Terneiro, Monica de Miranda, Irineu Destourelles, Kiluanji Kia Henda, Kwame Sousa + René Tavares

Curatori: Beyond Entropy Africa - Paula Nascimento e Stefano Rabolli Pansera
Assistenti Curatori: Doyeon Cho, Marina La Verghetta

A cura di Beyond Entropy Africa Giovedì 5 giugno 2014, Beyond Entropy Africa inaugura la mostra “Ilha de São Jorge”- aperta al pubblico dal 6 giugno al 6 luglio 2014 - dove l’Isola di San Giorgio Maggiore viene virtualmente trasformata in un’isola extraterritoriale attraverso la proiezione dei video realizzati da Suleimane Biai+Filipa César, Filipe Branquinho+Tiago Correia-Paulo+Rui Terneiro, Monica de Miranda, Irineu Destourelles, Kiluanji Kia Henda, e Kwame Sousa+René Tavares. Una serie di cortometraggi che documentano come la modernità sia stata assorbita nelle cinque Repubbliche africane di lingua portoghese: Angola, Capo Verde, Guinea- Bissau, Mozambico e São Tomé e Príncipe.

Il progetto include la pubblicazione “Ilha de São Jorge”, a cura di Ana Vaz Vaz Milheiro e Stefano Serventi con Paula Nascimento, e prosegue la ricerca di Beyond Entropy iniziata con “Beyond Entropy Angola” (2012) e “Luanda, Enciclopedic City” (2013), arricchendo il tema “Absorbing Modernity: 1914-2014” della Biennale di Architettura 2014.

Beyond Entropy intende proporre una riflessione su come la modernità sia stata concepita, sviluppata, costruita, abitata, assorbita e respinta in questi paesi, e restituire un esempio paradigmatico di quelle condizioni in grado di aprire possibili prospettive sullo sviluppo urbano e architettonico in questi territori.

Con il video “Uma Cabana”, Suleimane Biai e Filipa César immaginano la costruzione di un edificio come esperienza e pratica rituale per articolare la memoria storica e iscriverla nel presente politico e sociale della Guinea-Bissau. Il film “Concrete Affection” di Kiluanji Kia Henda, ispirato al testo dello scrittore polacco Ryszard Kapuściński “Another Day of Life”, indaga il vuoto della città di Luanda lasciato dai coloni portoghesi dopo la loro partenza, portando alla ribalta l’architettura unica della capitale dell’Angola. Le immagini dell’hotel di stampo modernista, situato nel centro di Luanda, dominano il video di Monica de Miranda dal titolo “Hotel Globo” raccontando, scena dopo scena, la storia della diaspora angolana. Con “Mionga House”, gli artisti Kwame Sousa e René Tavares scrutano le caratteristiche della comunità autoctona del sud dell’Isola di São Tomé. Il progetto di Irineu Destourelles mette in luce la relazione tra la matrice socio-culturale e il passato e il presente del tessuto urbano della città di Mindelo nella Repubblica di Capo Verde. I cortometraggi della serie “Journey to The Centre of Capricorn” di Filipe Branquinho, Tiago Correia-Paulo e Rui Tenreiro propongono una lettura poetica e surreale dell’architettura coloniale e contemporanea della città di Maputo in Mozambico.

L’eredità architettonica dell’impero portoghese pervade il dibattito postcoloniale e lo sviluppo del moderno stato-nazione dei paesi di lingua portoghese dell’Africa. Da questa connessione storica e linguistica nasce “Ilha de São Jorge”: anche se geograficamente distanti, questi paesi condividono un patrimonio; pur presentando elementi distintivi correlati al territorio, alla cultura e alle tradizioni le città e le forme urbane sono il risultato di metodi, tecniche e procedure che possono essere ricondotte a un passato comune legato alla matrice portoghese. La comune eredità postcoloniale è rilevante per articolare un discorso sui loro modi affini nel declinare o assorbire l’architettura modernista. Questa inedita riflessione sull’architettura che non solo evidenzia gli elementi comuni con il Portogallo ma sottolinea in particolare le connessioni interne alle cinque ex colonie, contribuisce allo sviluppo di un discorso sul moderno.

Il progetto espositivo e la pubblicazione che lo correda, dal titolo “Ilha de São Jorge”, curata da Paula Nascimento e Stefano Serventi con Ana Vaz Milheiro, sono suddivisi in cinque sezioni: oggetti, edifici, città, paesaggio, visioni. Un volume che include testi creativi, immagini e studi accademici con i contributi di architetti, ricercatori e artisti che accompagnano la mostra arricchendola di contenuti.

Beyond Entropy è un’agenzia di ricerca di architettura, urbanistica e di analisi culturale che utilizza il concetto di energia come strumento per concepire nuove forme di architettura al di là della retorica della sostenibilità e che opera a livello globale in tre territori: Africa, Mediterraneo e Europa.

Un ringraziamento speciale a:
Fondazione Angola Onlus
Emanuela Capra
Fondazione Giorgio Cini
Gabi Scardi
Target Due

Immagine: Filipe Branquinho, still dal film Journey to the centre of Capricorn

Ufficio Stampa Beyond Entropy
Giovanna Tissi & Valeria Frisolone giovannatissi@beyondentropy.com Tel + 39 347 7971873 - v.frisolone@beyondentropy.com Tel + 39 334 3523916

Press Preview: Giovedì 5 Giugno, h 10 - 12
Inaugurazione: Giovedì 5 Giugno, h 12 - 19

Sala del Piccolo Teatro, Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Lunedì – Domenica, 14 -19, ingresso libero

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