Pop...la storia non e' la memoria ma la parola. Ispirato alla raccolta "Album" del poeta triestino Claudio Grisancich, fotografie dal contrasto forte e netto.
Il progetto "POP"…la storia non è la memoria ma la parola, realizzato da Stefano Visintin,ed ispirato alla raccolta “Album” del poeta triestino Claudio Grisancich, rende omaggio alla Via San Michele a Trieste, attraverso una serie di scatti che ne documentano lo stato attuale. Si percepiscono contrasti forti e netti, a partire dall'uso drammatico del bianco e nero con cui sono state eseguite le fotografie: i ricordi del poeta - che narrano di una via vivace, florida e prospera- sono accostati ad immagini di finestre serrate, calcinacci e negozi chiusi. Davanti a ciò che resta del passato, è forte il desiderio di ritornare ad una forma di autenticità vissuta, recitata dal poeta.
Oltre a testimoniare la condizione recente di Via San Michele, alcuni scatti delineano lo spirito informale del fotografo: cogliendo un particolare della via, Stefano Visintin crea opere in cui la forza espressiva della materia e l'assenza di razionalità trasmettono sentimenti antitetici, come il dolore per il degrado subìto e il sottile fascino svelato dalle rovine. Le numerose finestre mostrano attenzione verso la geometria ed esprimono il rispetto per la vita privata che racchiudono, unito alla curiosità verso ciò che le persiane celano. Anche nel caso delle finestre, il dettaglio si trasforma in un'opera dalle sembianze astratte,attraverso un uso sapiente del chiaro - scuro. In occasione dell'inaugurazione della mostra, Claudio Grisancich e gli attori Giuliana Artico e Giuliano Zanier leggeranno alcuni componimenti tratti da “Album”.
I ricordi del poeta ringiovaniscono il volto odierno di Via San Michele, mentre cresce l'amarezza per ciò che le fotografie mostrano. Intervento di Silvia Minnella.
Stefano VISINTIN
Fotografo e ingegnere, ricerca con attenzione il particolare come significato del tutto. In perenne ascolto di quanto il visibile racconta, nella fotografia documentaristica predilige le geometrie, le tessiture, gli scarti di colore mentre nel ritratto il gesto, l'attimo irripetibile. Con approccio progettuale, costruisce dei piani narrativi a più livelli dove la fotografia è solo uno degli elementi, in un collage che rimanda spesso alla parola scritta, nel tentativo di intrecciare comprensioni successive.
Dal 2007 ha esposto in diverse mostre a Trieste e in Veneto. Per l'associazione culturale Juliet, con cui collabora dal 2000, ha sviluppato il progetto "Arti e Mestieri", documentando la città attraverso i suoi personaggi. Ha ideato e realizzato progetti fotografici per il settimanale "Zeno", la rivista d'arte contemporanea Juliet e l'Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi. Le sue foto sono state pubblicate su quotidiani, libri e cataloghi.
Tra le mostre si segnalano: "Sparizioni" - personale – Trieste, Ottobre 2007; "Ritratti" - mostra fotografica collettiva – Trieste, Giugno 2009; "On the band stand" - progetto fotografico e installazione per i 90 anni dell'Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi - Novembre 2009; “Trieste Au Miroir” - festival internazionale “triestèfotografia”- ritratti fotografici della Gente di Trieste raccontati da nove scrittori triestini; “Arti e Mestieri”, settembre 2011 alla Parco Foundation di Casier Treviso.
Le foto della mostra in corso sono tratte dal progetto per il libro di Claudio Grisancich “ALBUM” (Hammerle Editori, novembre 2013).
Immagine: Stefano Visintin, Via San Michele
Inaugurazione 7 giugno alle 17.30
Conestabo Art Gallery
via fonderia, 5 ( primo piano ) 34129 Trieste
Orario: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19,30
Ingresso libero