Le opere pubbliche del II decennio. La mostra tenta di riconoscere e valorizzare il patrimonio architettonico
Dopo decenni di atteggiamento demonizzante nei confronti dell'architettura fascista gli studi sull'argomento si sono di recente moltiplicati e si sono cosi' considerate le personalita' di maggiore spicco a livello nazionale e studiate le "tipologie fasciste", architetture introdotte dal regime per lo piu' a fini socio-assistenziali. La ricerca qui condotta tenta di colmare una palese lacuna di studi sull'architettura del regime a Lecce con un'indagine anzitutto sulle trasformazioni urbane e sugli strumenti pianificatori che le hanno governate ed in un secondo momento ed in modo piu' sistematico sulle opere pubbliche realizzate nel secondo decennio. Con gli strumenti del disegno, del rilievo e dell'indagine storico/archivistica e sulla base della lettura e interpretazione critica degli edifici analizzati (aspetti tipologici, morfologici, funzionali e costruttivi) si prendono in considerazione nel contesto locale gli edifici pubblici ritenuti piu' significativi, se ne ricostruiscono le vicende progettuali e costruttive che, con toni ed espressioni minori, riflettono quelle del contesto nazionale. La mostra tenta di riconoscere, valorizzare, ed in qualche modo salvaguardare un patrimonio architettonico ancora in buona parte conservato, continuamente aggredito tuttavia da nuove destinazioni e funzioni cui questi pubblici contenitori sono chiamati ad assolvere. Mostra a cura di Gabriele Rossi; inaugurazione 6 giugno alle 17.30.