Arcigay
Lecce
via L. De Simone, 20
WEB
L'Aletheia dell'Eros
dal 17/6/2014 al 27/6/2014
lun-ven 10-13 e 18-22; sab e dom 20-22

Segnalato da

Cecilia Pavone




 
calendario eventi  :: 




17/6/2014

L'Aletheia dell'Eros

Arcigay, Lecce

Il tema dell'amore omosessuale e' inteso nella sua complessita' e naturalezza. I tre artisti, in modo differente, reinterpretano il mito dell'androgino di cui gia' Platone nel Simposio parlava.


comunicato stampa

a cura di Cecilia Pavone

Il disvelamento della sfera dell’Eros nella sua completezza e l’origine naturale dell’omosessualità: il multiverso di tre artisti emergenti che creano, attraverso linguaggi differenti, una rivoluzione prospettica nell’era dell’incomunicabilità ipermediale.
Mutare weltanschauung attraverso un cambiamento di prospettiva. Reinterpretare in chiave post-moderna il mito dell’androgino, narrato da Platone nel “Simposio”, per giungere ad una visione più completa di Eros, dell’Amore che unisce gli uomini al di là dal genere cui appartengono.

Nasce da queste premesse filosofiche, “L’Alètheia dell’Eros” mostra collaterale al primo Gay Pride di Lecce, in programma il prossimo 28 giugno. Protagonisti della collettiva, che sarà inaugurata il 18 giugno alla sede dell’Arcigay Lecce, tre giovani artisti emergenti: Enrico Carpinello, Hernàn Chavar, Pierpaolo Miccolis. Fulcro tematico della mostra, curata da Cecilia Pavone, è il disvelamento della sfera dell’Eros, che è completa nel momento in cui si accetta l’alterità e l’Amore verso individui dello stesso sesso, sconfiggendo i pregiudizi alienanti, micragnosi e legati a visioni ristrette della realtà che condizionano la libertà di pensiero individuale. Alètheia è infatti un termine greco formato da alfa privativo e lètheia che deriva dal verbo lanthano, che significa nascondere. Il significato è quindi disvelamento, ciò che non è nascosto. La verità filosofica, come i greci la intendevano: ciò che si svela a chi la ricerca incessantemente attraverso la conoscenza. Ne “L’Alètheia dell’Eros”, in cui saranno esposte 19 opere, i tre artisti creano, attraverso linguaggi differenti, una rivoluzione prospettica nell’era dell’incomunicabilità ipermediale, con i loro multiversi dirompenti e provocatori. E interpretano lo sberleffo della fantasia e della creatività alle regole e ai pregiudizi che il sistema pone esprimono libertà di espressione e d’Amore, componente fondamentale della sfera dell’Eros.

La visione estetica del fotografo leccese Enrico Carpinello, scelto per l’ultima campagna pubblicitaria dell’azienda di abbigliamento “Meltin Pot”, è caratterizzata dalle atmosfere patinate e nel contempo underground di mondi notturni e trasgressivi, feste alcoliche e situazioni da backstage di concerti rock, tra borchie, birra e sudore. Donne sexy e discinte, uomini tatuati e ribelli, vengono ritratti attraverso un linguaggio artistico sopra le righe, permeato da un uso sapientemente “violent o” del flash: una tecnica, questa, mutuata da Dido Fontana, ma resa originale dallo sguardo di Carpinello, che pone in estremo risalto il soggetto con cui l’artista si identifica e traspone la sua anima focosa, trasgressiva e musicale.

Il “tripudio folkloristico” di Hernàn Chavar, pittore marchigiano originario di Buenos Aires, è uno shock estetico di colori intensi e linee morbide che ritraggono esseri enigmatici e metamorfici, ironici mostri mitologico-esoterici in linea diretta con l’inconscio collettivo. Immagini vivide, conturbanti e inquetanti, che sintetizzano il cosmopolitismo dell’artista, influenzato da diverse culture, e che aprono una “finestra sull’impossibile”, smuovendo il livello percettivo dello spettatore e sottolineando le contraddizioni dell’esistente e la libertà che si libra nella fantasia. Una visione artistica, quella di Hernàn, che scopre il mondo con ironia e senza mezze misure, ritraendolo nelle sue infinite possibilità di visione.

L’armonia, la levità del colore e la simbologia di corpi animali, ritratti in sperimentazioni anatomiche metamorfiche nell’ottica di una visione onirica, contraddistinguono il percorso di ricerca di Pierpaolo Miccolis, che si è distinto a livello nazionale e internazionale per i suoi lavori. La soavità delle sfumature, la levità del colore, la ricercatezza del tratto, la delicatezza degli accostamenti cromatici costituiscono gli elementi basilari dello stile dell’artista barese, che si esprime soprattutto attraverso una poetica impressionista dell’immagine, utilizzando eleganti acquerelli su carta.

Info:
347/8473792 / 347%2F8473792

Immagine: Enrico Carpinello

Inaugurazione 18 giugno alle 20.30

Arcigay,
via L. De Simone, 20 (angolo via Cavour , vicinanze cinema Massimo) - Lecce.
Orari mostra: dal lunedì al venerdì h 10-13 e 18-22; sabato e domenica h 20-22.
Ingresso libero.

IN ARCHIVIO [1]
L'Aletheia dell'Eros
dal 17/6/2014 al 27/6/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede