Venerabilia. Sculture
Cinque le sculture di grandi dimensioni esposte in galleria, create con materiali diversi come la terracotta, ma anche l'ottone, la fibra di metallo, il legno e il poliuretano. Tra i soggetti raffigurati, un Cristo nella sue sembianze piu' umane, un vescovo nell'atto dell'imposizione delle mani e poi i soggetti preferiti e ricorrenti nella poetica di Pietrobon: le donne, sue muse, come ad esempio 'La cantante' e 'L'abbandono'. In queste opere e' possibile cogliere la simbiosi tra l'aspetto sensuale e sacro: la donna intesa come corpo che seduce con le sue forme ma allo stesso tempo tabernacolo della vita, madre generatrice. Cosi' la donna, oltre che un Essere che attrae, e' anche icona divina, oggetto venerabile. Tanto che per l'occasione Pietrobon ne ha creata una alta 3 metri da un blocco di polistirolo che, come una vestale/ totem, sara' istallata sulla fontana davanti la galleria e, con la sua maestosita', avra' il compito di accogliere gli ospiti presenti. A corollario delle sculture anche alcuni dipinti nati dai bozzetti preparatori alle opere. Con Venerabilia l'artista intende mostrare due lati della sacralita' apparentemente molto distanti tra loro ma in realta' strettamente connessi dove il trascendente e il misterioso ne sono i massimi comuni denominatori. Inaugurazione 19 giugno ore 18.30.