La Giarina Arte Contemporanea
Verona
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Carmine Calvanese
dal 5/3/2004 al 17/4/2004
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5/3/2004

Carmine Calvanese

La Giarina Arte Contemporanea, Verona

Libera-Mente Sopra. Calvanese e vari suoi compagni di strada si connotano per un'ampia dose di caustica irrisione di molti luoghi comuni dell'immaginario collettivo, in sintonia con quella parte dell'area storica del Concettuale in grado di rappresentare al meglio il 'genius loci' italiano. Marcato e' lo spazio concesso alla decorazione, frequente l'uso della pittura, espressa con modalit�a' analitiche e concettuali.


comunicato stampa

Libera-Mente Sopra

a cura di Edoardo Di Mauro

Carmine Calvanese è uno degli esponenti più rappresentativi di quell'area di 'concettualismo ironico' che in Italia sta ormai definitivamente imponendosi, complice una diffusa stanchezza nei confronti dell'ininterrotta sequela di trovate neoconcettuali, tanto patinate ed estetizzanti quanto vuote di significato al di là di una diligente ma pedestre citazione di quanto abbondantemente già visto nel recente passato, che hanno qualificato in negativo gli anni '90. Nell'ambito di un lungo e non ancora concluso 'fine secolo', il cui inizio è posizionabile dopo la seconda metà degli anni '70, a conclusione del lungo e rivoluzionario ciclo dell'avanguardia novecentesca, segnato dalla citazione delle esperienze caratterizzanti quel periodo storico, dapprima la pittura, in seguito vari altri ambiti di ricerca, in un clima tuttora vigente di eclettismo stilistico, Calvanese e vari suoi compagni di strada si connotano viceversa per una ampia dose di irriverente e caustica irrisione di molti luoghi comuni dell'immaginario collettivo, in sintonia con quella parte dell'area storica del Concettuale in grado di rappresentare al meglio il 'genius loci' italiano, simboleggiata da autori quali, tra gli altri, Piero Manzoni, Pino Pascali, Piero Gilardi, Alighiero Boetti, Aldo Mondino. Da un punto di vista estetico le opere si presentano caratterizzate da un estroso eclettismo, marcato è lo spazio concesso alla decorazione, frequente l'uso della pittura, espressa con modalità analitiche e concettuali, oppure con intervento 'primario' su di un ampio repertorio oggettuale. Nell'ambito di un frequente utilizzo di forme provenienti dall'immaginario ludico dell'infanzia assistiamo, inoltre, ad una tipologia compositiva che prevede l'impiego di materiali sintetici e derivati plastici, idonei alla realizzazione di assemblaggi dalla colorazione viva e squillante. Carmine Calvanese si pone su questa scia con la peculiarità di un particolarissimo stile che dota i suoi lavori di un fondamentale, di questi tempi, elemento di immediata riconoscibilità.
Calvanese opera rari prelievi dall'esterno, per lo più immagini disposte sequenzialmente lungo l'asse delle sue installazioni, intrecciate e scosse da moti sussultori, in una sapiente alternanza di pieni e di vuoti ed un equilibrio ottenuto tra ordine e disordine, con una vivacità compositiva decisamente neobarocca. L'artista in genere progetta e costruisce 'in toto' il suo repertorio oggettuale, con rara dedizione e perizia artigianale, in sintonia con quella rivalutazione della 'technè' che sta attraversando la parte migliore dell'arte contemporanea italiana ed internazionale, dopo anni di scontati cerebralismi fuori tempo massimo. Conscio dell'importanza e sincerità della sua proposta Calvanese non teme di premere l'acceleratore sul versante della più sospinta decorazione, giungendo volutamente a sfiorare e, talvolta, ad attraversare il territorio minato del kitsch. Le opere di Calvanese si manifestano duttili da un punto di vista assemblativo, possono essere disposte indifferentemente a suolo od a parete, nell'angolo di un appartamento, o in un più ampio sito ambientale od urbano.
L'iconografia prevalente nei suoi lavori ci fa ricordare come, nella nostra post modernità, si possono ritrovare insospettate sintonie, da un punto di vista formale, con le stagioni premoderne. Infatti le immagini gioiose ed irriverenti disseminate in sequenza paratattica sulla superficie, tra le varie cose, possono senz'altro farci venire alla mente i motivi parietali tipici dell¹arte tardo antica, ad esempio pompeiana oppure, per rimanere in ambito novecentesco, l'iperdecorativismo, esteso anche alle arti applicate del secondo futurismo, in particolare di Balla e Depero. Certamente la produzione di Carmine Calvanese non lascia indifferenti, può suscitare di pari innamoramenti e repulsioni, ed è lì a ricordarci che l'arte è un insieme complesso, non riconducibile ad interpretazioni monotematiche, ed è fatta anche di stupore ed intenso coinvolgimento emotivo.
Edoardo Di Mauro

periodo: dal 6 marzo al 17 aprile 2004

orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30, mattino, lunedì e festivi su appuntamento

vernissage: sabato 6 marzo-ore 18.30

sede: La Giarina Arte Contemporanea Via Interrato dell'Acqua Morta 82, 37129 Verona, Italy, phone+fax +39 045 8032316

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