Peppe Pappa
Rosaria Iazzetta
Salvatore Manzi
Pier Paolo Patti
Rinedda Ciro Vitale
Stefano Taccone
Franco Cipriano
Antonio Davide
La mostra affronta l'arte nel suo essere in opposizione con le visioni dominanti, intendendo la cultura come azione politica. Nella giornata inaugurale presentazione del libro di Stefano Taccone.
Un libro
La contestazione dell’
arte
Presentazione del libro "
La contestazione dell
ʼ
arte”
, recente problematica ricerca di
Stefano Taccone
su “la pratica artistica verso la vita in area campana”
, un’originale
riflessione dedicata ad alcune esperienze d
ʼ
avanguardia a Napoli e in Campani
a tra gli anni
sessanta e settanta.Tra la metà del decennio sessanta e i primi anni del decennio settanta, a
Napoli l
ʼ
arte diviene strumento di contestazione della società, della politica, dell
ʼ
economia, ma anche di se stessa, prendendo le mosse dall
ʼ
att
ività assolutamente
pionieristica di Giuseppe Desiato. L
ʼ
autore ricostruisce le varie tappe della vicenda
-
dai
gruppi legati a Luigi Castellano (Luca), come il Gruppo Studio Proposta 66 o la Prop
-
Art,
al Teatro Comunitario di Toni Ferro; dalla Galleria In
esistente a Riccardo Dalisi con le sue
pratiche animatorie al Rione Traiano
–
restituendo un quadro generale che ribalta le
tradizionali accuse di provincialismo e proietta l
ʼ
area campana entro un clima
internazionale. Il volume, edito da Phoebus di Casal
nuovo di Napoli, è inserito nella
collana “Aisthesis”, diretta da Salvatore Manzi.
Intervengono
:
Franco Cipriano, Antonio Davide. Sarà presente l’autore.
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Una mostra
CONTROTEMPI
L’azio
ne
politica dell’arte a Napoli
Peppe Pappa, Rosaria Iazzetta, Salvatore Manzi,
Pier Paolo Patti, Rinedda Ciro Vitale
immagini, suoni, parole
,
video
-
proiezioni
L
’arte è
in controtempo
quando mette in questione la visione
dominante del mondo e
agi
sce
contrariamente
alle immagini istituzionali del reale e anche del suo stesso
senso. Quando l’arte è la contraddizione in atto del linguaggio come esperienza del
mondo, essa è “azione politica”, eccedenza
critica
nel processo di conciliazione
estetica tr
a il reale e il “sistema delle immagini”.
L’arte è “politica” quando è accadimento della crisi, della vita e di se medesima. Va
“verso la vita” non per ancora produrne ancora “rappresentazioni” ma per divenire
spazio conflittuale della sua presenza socia
le, della sua definizione e dei suoi autori.
Fino alle
estreme conseguenze di una radicale volontà di
opposizione al dispositivo
istituzionale dell’arte nella relazione con mercato, cultura, storia
,
in antagonismo
anche con l’origine individualista del ges
to artistico
.
Sommovimenti
del linguaggio
che sopratutto nelle dimensioni della multimedialità generano rapporti eccedenti, “di
contestazione” tra arte e mondo, in un
corto circuito
sempre aperto
tra
“
opera
” e
spazio sociale. Questa “esposizione
evento” p
resenta opere/azioni, in forma di video
e immagini foto
grafiche, di artisti che nel territorio napoletano delle arti si
distinguono per l’attivismo delle loro pratiche artistiche sul campo del conflitto
politico
sociale.
A Peppe Pappa, protagonista stori
co delle avanguardie napoletane degli anni
sessanta
settanta che persiste nel presente a fare della sua azione artistica un gesto di
opposizione politica, si affiancano i più giovani Ciro Vitale, Salvatore Manzi, Pier Paolo
Patti, Rinedda e Rosaria Iazzett
a. Artisti che, nelle differenti produzioni dei linguaggi
audio
visivi e della loro gestione installativa, affrontano le emergenze dei conflitti
collettivi attraversandoli con l’attivazione della memoria o con la vitalità relazionale o
anche con l’ironia e
la de
costruzione immaginante.
L’evento è curato dal collettivo “Di.St.Urb, distretto di studi e relazioni urbane in
tempo di crisi” e da “ARTLANTE, studi e iniziative per l’arte contemporanea".
Inaugurazione 28 giugno alle 21.15
Castello di Cennina,
via del Castello, Bucine - Arezzo.
Ingresso libero.